In un recente intervento, il Viceministro Leo ha delineato le ultime novità riguardanti il Bonus Natale 100 euro: ecco cosa sapere.


Il Viceministro dell’Economia Maurizio Leo, in un intervento alle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, ha delineato alcune novità importanti sul Bonus Natale 100 euro, sia sui beneficiari che sulla tassazione.

Ecco quali sono.

Ultime novità Bonus Natale 100 euro: ecco quali sono

Come confermato da Maurizio Leo, per poter richiedere il Bonus, oltre ad avere un reddito inferiore a 28mila euro e un coniuge o almeno un figlio a carico, servirà anche una sufficiente capienza fiscale.

Questo requisito deriva dal fatto che l’indennità nasce come “alternativa alla prevista detassazione della tredicesima mensilità”.
Quindi, la premessa per la spettanza del bonus è che ci sia una “tassazione su un ammontare imponibile”.

Il reddito di riferimento è quello complessivo, nel quale sono computate anche altre fonti di reddito, come i redditi esenti dei rimpatriati, mentre non va computato il reddito della prima casa.

Il nodo delle famiglie

Il Viceministro ha chiarito che il Bonus spetterà alle famiglie, anche monogenitoriali, con figli a carico. Ma solo in caso di vedovanza o se il figlio è affidato (o adottato) ad un solo genitore o se l’altro genitore non l’ha riconosciuto.

In questo caso, non deve essere coniugato o deve essere in un’unione registrata, pur potendo convivere con un’altra persona.

Dal contributo sono escluse le coppie di fatto (nonostante la circolare dell’Agenzia delle Entrate che ne annunciava l’inclusione).
Questo perché la misura si basa sull’impianto dell’art.12 del Tuir (Testo unico dei redditi), relativo alle detrazioni per carichi di famiglia.

Ma la norma risale agli anni Novanta e lo stesso Viceministro ha chiesto “un aggiornamento alla realtà socio-economica odierna”.

Le polemiche delle opposizioni

La misura ha scatenato diverse polemiche da parte delle opposizioni.

Daniela Manca, capogruppo del PD in Commissione Bilancio, ha detto:

“Dopo le dichiarazioni di Leo, possiamo cominciare a chiamare il cosiddetto ‘Bonus Natale’, ‘Bonus vedovi’. Alla maggioranza e al governo diciamo: fermatevi e confrontatevi con le opposizioni per fare il punto sul bonus e sulle famiglie, dal momento che i modelli di famiglia, come sa bene Giorgia Meloni, sono molti. Crediamo non sia il caso di fare discriminazioni su discriminazioni. La destra deve prendere atto che la famiglia è cambiata, non si possono escludere le coppie di fatto. Si fermino e discutiamo seriamente su come sostenere tutte le famiglie, attraverso una revisione dell’articolo 12 del Tuir”.

La capogruppo del Movimento 5 Stelle in commissione Bilancio del Senato, Elisa Pirro, ha detto:

“Più che bonus, quello che sta per essere confezionato nel Dl omnibus è un autentico ‘malus’ Natale. Parliamo di un pastrocchio inenarrabile, discriminatorio, patriarcale e del tutto impalpabile. Il ‘malus’ da 100 euro può essere richiesto, in base a quanto spiegato dal viceministro Leo, solo se si hanno coniuge e figli a carico e un reddito lordo non superiore a 28mila euro. Una costruzione perversa, che esclude nuclei in cui magari si percepiscono due redditi, comunque sotto i 28mila euro. Da qui la caratteristica un po’ patriarcale della misura, essendo molto più numerosi i nuclei in cui l’unico reddito è quello dell’uomo. Ad ogni modo la misura è a richiesta e assolutamente circoscritta. In più sarà a saldo negativo anche per i beneficiari: quei 100 euro in più a Natale saranno presto più che fagocitati dai tagli alla sanità, alle pensioni, agli investimenti, agli interventi di protezione sociale”.