La legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge di Stabilità 2015) ha disposto il trasferimento dai Comuni al ministero della Giustizia delle spese obbligatorie di funzionamento degli uffici giudiziari di cui all’articolo 1 della legge 24 aprile 1941 n. 392 a decorrere dal 1° settembre 2015.
Le nuove disposizioni hanno inciso in un sistema consolidatosi nel tempo e pertanto, ai fini di una specifica cooperazione istituzionale sul punto per un’ordinata attuazione della riforma nel rispetto dei termini previsti, è stato istituito nel marzo scorso il Tavolo permanente sull’attuazione del modello di gestione degli uffici giudiziari introdotto dall’articolo 1, commi 526 e seguenti della legge 23 dicembre 2014 n. 190, che ha visto la partecipazione attiva dell’Anci, insieme al ministero della Giustizia e agli altri ministeri interessati. È stato costante il dialogo tra l’Associazione e il Ministero, anche al fine di fornire gli aggiornamenti utili ai Comuni interessati.
La convenzione quadro
In questo quadro di cambiamento è maturata l’adozione delle disposizioni di cui all’art. 21-quinques del decreto legge 27 giugno 2015 n. 83, recante «Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria» convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015 n. 132, in vigore dal 21 agosto 2015. L’articolo ha previsto per il periodo transitorio dal 1° settembre al 31 dicembre 2015 la possibilità di accordi o convenzioni da concludere in sede locale, autorizzati dal ministero della giustizia, in applicazione e nei limiti di una convenzione quadro previamente stipulata tra Anci e il ministero della Giustizia.
La Convenzione quadro è stata firmata lo scorso 27 agosto dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando e dal Presidente Anci Piero Fassino ed è la cornice per la sottoscrizione di accordi in sede locale che gli uffici giudiziari possono stipulare con i Comuni al fine di continuare ad avvalersi, per le attività in precedenza svolte di custodia, telefonia, riparazione e manutenzione ordinaria, dei servizi forniti dal personale comunale già destinato a dette attività. I parametri per la determinazione dei corrispettivi per i servizi svolti dal personale comunale saranno definiti in un apposita tabella individuata congiuntamente dall’ Anci e dal ministero della Giustizia, che sarà utile per la successiva sottoscrizione degli accordi locali.
Contratti in corso
Facendo seguito alle precedenti comunicazioni dell’Associazione, si invitano i Comuni, qualora non abbiano provveduto, a trasmettere copia dei contratti in corso, al fine di garantire la continuità dei servizi essenziali resi in favore degli uffici giudiziari. Come disposto dall’articolo 1, comma 526, della legge 190/2014, il ministero della Giustizia subentrerà nei rapporti in corso ovvero con la stipula di nuovi contratti in caso di scadenza di quelli al momento in atto o di esercizio della facoltà di recesso.
Ulteriori indicazioni sono fornite dalla recente circolare del Direttore generale delle risorse materiali e delle tecnologie del ministero, che fornisce prime indicazioni operative sulle modalità con le quali la Direzione Generale intende dare attuazione al nuovo modello di gestione. Si comunica, inoltre, che in data 6 agosto 2015 il Consiglio dei ministri ha deliberato l’approvazione in via definitiva del regolamento di attuazione dell’articolo 1, comma 530, della legge 190/2014. Il Dpr 133/2015 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 agosto 2015 n. 198.
Le questioni aperte
Rimane fermo l’impegno del Presidente Fassino e del Ministro Orlando di collaborare sul passaggio delle competenze e di accompagnare insieme la soluzione delle questioni aperte, a partire dal ristoro delle spese sostenute dai Comuni nelle annualità pregresse essendo ad oggi inalterata la situazione; sul punto hanno scritto congiuntamente al Ministro dell’economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan.