Corte d’Appello di Roma: i Tutor Autostrade, attualmente utilizzati da parte di Autostrade per l’Italia, devono essere rimossi. Ecco i motivi che hanno portato a questa decisione.
La Corte d’Appello di Roma ha stabilito la rimozione e la distruzione da parte di Autostrade per l’Italia di tutti i Tutor Autostrade utilizzati attualmente dalla società. La Corte d’Appello di Roma ha deposto la sentenza stamani: Autostrade per l’Italia “deve rimuovere il sistema di sorveglianza sul traffico stradale denominato Tutor o Safety Tutor”. Motivo: costituisce “contraffazione del brevetto nazionale d’invenzione n.IT01.310.318 di cui è titolare la Craft s.r.l.”.
La motivazione è da rintracciare, dunque, nella violazione del brevetto, di cui è stato riconosciuta titolare la Craft, una piccola azienda di Greve in Chianti. I Tutor di Autostrade per l’Italia sarebbero quindi contraffatti. Per questo motivo vanno eliminati il più presto possibile, pena una sanzione pari a 500 euro per ogni giorno di ritardo nell’osservanza della sentenza da corrispondere alla Craft.
Autostrade, che impugnerà la sentenza in Corte di Cassazione, ha replicato che non intende rimuovere i propri Tutor Autostrade ma che li sostituirà entro 3 settimane con un differente sistema. Nel frattempo pagherà la sanzione di 500 euro al giorno finché non avverrà la completa sostituzione dei Tutor attualmente in uso.
Il sistema tutor funziona tramite due postazioni. La prima registra il momento esatto del passaggio del veicolo e la sua targa. La seconda – posta di solito a una distanza di qualche chilometro dalla prima – rileva il momento in cui lo stesso veicolo la attraversa e calcola la velocità media che ha impiegato a compiere il percorso tra le due postazioni.