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Tutor autostradali spenti, operativa la sentenza che obbliga la società autostrade a spegnere il sistema di controllo automatico di velocità.


I tutor autostradali sono spenti ufficialmente. A imporre lo spegnimento dei Tutor è stata una sentenza della Corte d’Appello di Roma che costringe Autostrade per l’Italia a provvedere alla eliminazione del sistema di sorveglianza,

 

In seguito alla sentenza della corte d’Appello di Roma, Autostrade per l’Italia ha dovuto spegnere i Tutor presenti sulla rete autostradale.  La Corte territoriale ha respinto  i rilievi, relativi ai rischi della decisione, con la seguente motivazione:

 

  • Le ripercussioni sulla sicurezza stradale, legate all’efficacia dissuasiva del sistema tutor: la Corte d’appello ha rilevato che è un interesse riservato alla cura dello Stato, escludendo in tal modo competenza alcuna della società istante, nonostante l’invocazione dell’art. 14 del C.d.S. (recante obblighi del concessionario preordinati a garantire la sicurezza delle strade in concessione).
  • L’irreparabilità del danno che la distruzione e lo smantellamento del sistema comporterebbe nel caso in cui la Cassazione accogliesse l’ulteriore ricorso proposto da Autostrade: i giudici capitolini hanno rilevato la non necessarietà di una distruzione fisica, bensì di una semplice disattivazione del software, così come già aveva ipotizzato la stessa ricorrente.

 

Sarà una fine definitiva? O solo momentanea? La seconda ipotesi sembra la più plausibile perché parliamo di un cavillo giuridico, quindi di soldi. Ma nel frattempo Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM (rileva sempre la velocità media) approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017.