Per il tanto bistrattato turismo italiano, da sempre ignorato dalle agende politiche di qualsiasi colore, nonostante vantiamo il patrimonio artistico-culturale più vasto al mondo, si è forse iniziato a fare qualcosa di concreto. Il decreto-legge 83 del 31 maggio 2014 ha introdotto, in particolare, svariate forme di incentivi per alberghi, ristoranti, ostelli e tutte le strutture del comparto.
Una, in particolare, è volta a favorire la digitalizzazione del settore, e garantisce – sulla scorta del grande successo ottenuto dal bonus edilizia – un credito d’imposta (per i periodi d’imposta 2015, 2016 e 2017) pari al 30 per cento dei costi sostenuti dagli esercizi ricettivi per investimenti e attività di sviluppo. Lo sgravio è contemplato per una spesa d’importo complessivo fino ai 12.500 euro, e vi sono ammessi impianti wi-fi, software e strutture informatiche per la vendita diretta online dei servizi di pernottamento, siti web ottimizzati per cellulari e smartphone, pubblicità su siti web specializzati, servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale e formazione del personale dipendente. Ricordiamo, infine, che il bonus è previsto anche per i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche.
FONTE: CGIA Mestre