Un recente studio ha evidenziato la correlazione tra il cambiamento climatico e le turbolenze in aereo: ecco i dati.
L’estate è il momento dei viaggi, anche in aereo. Una delle più spiacevoli esperienze, quando si vola, è sicuramente quella di trovare una turbolenza.
Ma, secondo un recente studio scientifico, le turbolenze potrebbero essere molto più frequenti nei prossimi anni, a causa del cambiamento climatico.
Ecco cosa dice lo studio.
Turbolenze in aereo e cambiamento climatico: lo studio che evidenzia l’aumento
In uno studio pubblicato dalla Geophysical Research Letters di giugno, si evidenzia che il cambiamento climatico stia facendo aumentare le ore di clear-air-turbolence (CAT), ovvero le turbolenze in aria libera.
L’aumento è stato riscontrato nelle rotte aeree negli ultimi decenni.
Si tratta di un fenomeno che aumenta i disagi per i passeggeri e i danni subiti dagli aerei, che si traducono in maggiori costi per le compagnie aeree.
Sull’Atlantico del Nord, una delle rotte più trafficate del mondo, si è registrato un aumento del 55% delle ore di turbolenza in aereo, nell’arco di poco più di 40 anni.
L’indagine è stata curata dall’Università di Reading, del Regno Unito ed è stata rilanciata dalla Cnbc.
Le cause sarebbero da attribuire alla maggiore aria calda, dovuta alle emissioni di anidride carbonica, che sta
“aumentando il windshear nelle correnti a getto, rafforzando la turbolenza dell’aria chiara nell’Atlantico settentrionale e a livello globale”.
Come sottolineato dal Paul Williams, professore di scienze atmosferiche all’Università di Reading e co-autore dello studio, l’aumento delle ore di turbolenze non significa necessariamente che gli aerei incontrano maggiori turbolenze in aria libera, perché i piloti cercano di evitarle. Ma che c’è più turbolenza nell’atmosfera e spesso è impossibile aggirarla.
Lo studio ha evidenziato anche che, a causa dell’aumento di turbolenza nell’aria, ci sarà un aumento dei costi, per le compagnie aeree.
Il ricercatore e co-autore Mark Prosser ha evidenziato che le compagnie aeree dovranno pensare a come gestire l’aumento della turbolenza che, ogni anno, costa al settore dai 150 ai 500 milioni di dollari, solo negli Stati Uniti.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it