Un call center che si presenta dicendo “Siamo dell’ARERA“: l’Antitrust rende nota una vicenda che riguarda una società che in questo modo operava truffe ad anziani.
Il fatto riguarda le richieste di intervento pervenute all’Antitrust a partire dal mese di luglio 2021 e dalle informazioni acquisite d’ufficio ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo.
Come sempre l’appello alle persone che dovessero ricevere chiamate anomale o sospette e quello di verificare bene prima di accettare qualsiasi impegno e, se serve, contattare le autorità.
Tra le varie truffe citiamo a titolo esemplificativo quella del “sì telefonico”: ne abbiamo parlato in questo nostro articolo.
Truffe ad anziani: il call center si presentava dicendo “Siamo dell’ARERA”
Sarebbe emerso che una società avrebbe posto in essere, anche sfruttando lo stato di particolare debolezza contrattuale e psicologica di buona parte degli utenti, condotte consistenti:
- conclusione di contratti e nell’attivazione di forniture non richieste, in assenza della sottoscrizione del consumatore o del suo consenso, anche omettendo l’invio della documentazione contrattuale e richiedendo il pagamento di corrispettivi non dovuti;
- diffusione di informazioni non rispondenti al vero, inesatte o incomplete circa l’identità del Professionista e le caratteristiche delle offerte;
- imposizione di ostacoli non contrattuali onerosi o sproporzionati all’esercizio dei diritti contrattuali da parte del consumatore, con riferimento all’esercizio del diritto di ripensamento/recesso;
- disalimentazione del punto di prelievo in pendenza di reclami o senza congruo preavviso.
Ma il fatto più grave resterebbe quello per cui gli operatori del call center si fingevano dipendenti dell’autorità ARERA o di associazioni di consumatori e attivavano contratti a insaputa del cliente. Che a volte si ritrovava con le forniture staccate per morosità.
Per tutti i motivi sopra citati l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato un provvedimento cautelare nei riguardi della società incriminata, sospendendo provvisoriamente ogni azione diretta ad attivare contratti di fornitura di energia elettrica e gas mediante teleselling, in assenza di una corrispondente manifestazione di volontà del consumatore ovvero a seguito di informazioni ingannevoli, omissioni informative e indebiti condizionamenti.
L’Autorità ha, inoltre, sospeso con il provvedimento cautelare le richieste di pagamento e la disalimentazione delle forniture in pendenza di reclami.
A seguito dell’analisi delle segnalazioni e della documentazione acquisita nel corso dell’ispezione condotta dopo l’avvio del procedimento, l’Autorità ha ritenuto che esistessero i presupposti di gravità e di attualità delle pratiche contestate in avvio.
Il testo completo del provvedimento dell’Antitrust
Potete leggere qui il testo completo del provvedimento.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Ho ricevuto una telefonata da un operatrice che si diceva di Arera e mi chiedeva i dati del conto corrente per poter fare un bonifico in quanto avevo pagato 150 euro in più per la corrente elettrica.
Anche io la stessa storia
A me uguale qualche giorno fa e stamattina. Ti comunicano un indirizzo email che nella registrazione della chiamata ti chiedono di confermare essere il tuo (ma non lo è, lo hanno creato loro con i tuoi dati) e poi sul tuo cellulare dicono che ti manderanno la password (che poi gli devi comunicare!!) per attivare un presunto rimborso che dovresti dichiarare a voce durante la registrazione “semestrale”. Non ci ho visto chiaro ed ho riagganciato. Ma perchè ARERA non interviene?
oggi ho ricevuto la stessa chiamata. PRonuncia dell’operatrice non italiana (albania?) , numero di chiamata 350 177 2471. Sosteneva di dovermi fare un rimborso di 140€ ma non aveva il mio IBAN. Poi ha cominciato a registrare la chiamata e mi faceva accettare di ricevere, come ricompensa per il ritardato rimborso dei 140€, un servizio di assistenza tecnica elettrica gratuita per un anno. Dovevo ripetere alcune frasi tra cui un indirizzo email che mi avevano creato all’istante con il mio nome@virgilio.it. Ho fatto alcune domande sul perchè avrei dovuto accettare di proseguire e come facevo a sapere che loro sono… Leggi il resto »