È stata scoperta una truffa sui bonus edilizi a Napoli, portando ad un sequestro di 607 milioni di euro: ecco cos’è successo.
La Procura di Napoli Nord ha da poco chiuso un’articolata attività investigativa sui bonus edilizi nel capoluogo campano.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli Nord, per più di 607 milioni di euro sui bonus edilizi.
Una truffa che ha coinvolto ben 105 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche.
Ecco cos’è successo.
Truffa bonus edilizi a Napoli: i fatti
Durante le investigazioni, è stato scoperto un gran numero di crediti riconducibili ai bonus fiscali per lavori edili (riqualificazione energetica, ristrutturazione e adeguamento sismico). In realtà i lavori non sono mai stati eseguiti, ma spesso vantati da società prive di consistenza aziendale e solidità patrimoniale.
Come si legge in una nota a firma del procuratore Maria Antonietta Troncone, in alcuni casi i lavori sono stati eseguiti da gelaterie, profumerie, sale giochi e commercianti ambulanti, nonché da persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo.
In un caso, un uomo, che aveva già comunicato la disponibilità di crediti per un importo superiore al milione di euro, ha addirittura ceduto a terzi parte della provvista fraudolentemente generata, mentre si trovata agli arresti domiciliari.
Il sistema fraudolento ha consentito ai cedenti di monetizzare crediti per un valore di 3,5 milioni di euro. Il tutto mediante la negoziazione diretta con gli istituti finanziari.
Per questo, la Procura di Napoli Nord ha richiesto e ottenuto il sequestro preventivo dal giudice, per le indagini preliminari, finalizzato al sequestro di crediti per un importo complessivo pari quasi 608 milioni di euro.
Come dichiarato dalla Procura di Napoli:
“Con l’esecuzione del provvedimento cautelare è stata disinnescata una rilevantissima truffa ai danni dello Stato. L’attività illecita oggetto di accertamento è di assoluta gravità. Tenuto conto dell’elevatezza delle somme negoziate, da poter concretamente determinare un sensibile nocumento alle risorse pubbliche, depauperate e distolte dalla loro corretta destinazione alla riqualificazione del patrimonio immobiliare nazionale e all’attuazione della transizione ecologica”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it