Il Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida ha usufruito di una fermata “ad personam” di un treno: ecco cos’è successo.
Brutto periodo per i pendolari e chi utilizza i mezzi di trasporto pubblici, a causa dei numerosi scioperi di queste settimane, che interesseranno anche gli ultimi mesi dell’anno.
Stavolta, però, il ritardo non è stato dovuto da uno sciopero, bensì da un motivo “istituzionale”: il Ministro Lollobrigida, infatti, ha usufruito di una “fermata straordinaria” su un treno Frecciarossa.
Ecco cos’è successo.
Treno in ritardo: cos’ha fatto il Ministro Lollobrigida
Giornata nera per i trasporti quella di ieri, 21 novembre. A causa di un guasto sulla tratta da Roma a Napoli, ci sono stati diversi ritardi a cascata su tutta la tratta ferroviaria.
A subire il ritardo è stato anche il treno Frecciarossa 9519, partito da Torino alle ore 7.00 e diretto a Salerno, che ha accumulato 111 minuti di ritardo.
Proprio su quel treno è salito, a Roma Termini, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intorno alle 12.00. Il Ministro, infatti, era diretto a Napoli Afragola, da dove poi si sarebbe dovuto recare a Caivano, per l’inaugurazione del nuovo parco urbano.
A causa del guasto sulla linea Alta Velocità tra la stazione Roma Salone e quella di Labico, Trenitalia ha deciso di dirottare tutte le Frecce e gli Intercity sulla linea Roma-Napoli, che passa da sud, per poi farli ricongiungere sulla linea nuova.
Solo che il cambio tra le stazioni di Zagarolo e Valmontone ha creato ulteriori perdite di tempo. Un passeggero ha affermato che il treno ha impiegato più di un’ora per il tragitto da Termini e Ciampino.
Il Ministro Lollobrigida, a bordo di quel treno, non poteva fare ulteriori ritardi, perché avrebbe significato posporre l’evento a Caivano, che non poteva essere rinviato.
Inoltre, come fatto sapere da fonti vicine al ministro:
“l’assenza del governo sarebbe stata una delusione sia per le tante persone presenti che attendevano l’inizio dell’evento, soprattutto per bambini e studenti accorsi sotto la pioggia nella scuola e al parco, sia per le istituzioni. Il treno purtroppo aveva circa 100 minuti di ritardo. Per non deludere i cittadini e per rispettare l’impegno preso con la comunità di Caivano, il ministro sarebbe andato perfino a piedi”.
A questo punto, il personale di Rfi alla stazione di Ciampino ha autorizzato il capotreno ad una “fermata straordinaria” proprio a Ciampino, dove il Ministro ha trovato le auto blu, che sono partite in tutta fretta per Caivano.
A confermare la straordinarietà della fermata è stata la stessa Trenitalia, che ha ribadito che quella fermata, in quella tratta, non esiste. La possibilità è prevista dal regolamento delle Ferrovie di Stato e, sempre secondo Trenitalia, non ha provocato ritardi ai passeggeri.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it