A far tornare a dibattere sull’argomento è stata una decisione del Governo di Berlino che autorizza il topless nelle piscine pubbliche della capitale tedesca: in Italia invece quali sono le regole?
La giurisprudenza sulla materia del nudismo e argomenti affini a tratti risulta spesso controversa: questo perché in alcuni casi non è semplice tracciare le linee di confine sui luoghi in cui questo è permesso oppure no.
Anche quando non si tratta di nudo integrale però l’argomento risulta spesso oggetto di dibattito.
Ad esempio una delle fattispecie più discusse è la possibilita di ricorrere al topless nei luoghi pubblici: si tratta della pratica di scoprire il seno per permettere l’abbronzatura uniforme del busto. Oppure, più comunemente, con topless si può intendere un particolare costume da bagno femminile privo della parte superiore.
Questo poiché le legislazioni vigenti dei vari paesi sono spesso discordanti: per cui anche il topless può rientrare tra gli atti osceni in luogo pubblico.
Dalla Germania adesso arriva una Sentenza che potrebbe comunque rimettere in discussione alcuni luoghi comuni su questo particolare tipo di abbronzatura.
Il caso tedesco
La controversia è sorta a seguito della denuncia di una donna, che si era rivolta all’ufficio del difensore civico del Senato della città di Berlino per la parità di trattamento e la non discriminazione: la donna, in sintesi chiedeva che le donne, come gli uomini, potessero nuotare in topless all’interno delle piscine pubbliche della città.
In reazione alla denuncia e al coinvolgimento del difensore civico nel caso, la Berliner Baederbetriebe, che gestisce le piscine pubbliche della città, ha deciso di cambiare le sue regole sull’abbigliamento.
E pertanto le nuove regole consentono adesso a chiunque di nuotare senza coprirsi il torso.
L’uso del topless nel mondo Occidentale
In genere il topless nel mondo Occidentale risulta tollerato soltanto in apposite aree riservate, tra cui gli spogliatoi femminili, le saune, alcune piscine aperte e le spiagge dove tale pratica non è vietata. Pertanto il suo uso a livello pubblico è limitato esclusivamente all’abbronzatura.
Ad esempio le spiagge “topless” sono diffuse specialmente in Europa, Nuova Zelanda ed Australia, e si differenziano dalle spiagge per nudisti nelle quali è consentita la nudità integrale.
Topless nelle piscine pubbliche: quali regole in Italia?
Ma in Italia quali sono le regole? E quali sono le disposizioni specifiche per luoghi come le piscine pubbliche?
Nel nostro paese in tal senso la discussione è sorta già da parecchi decenni, fin dalle partecipate manifestazioni femministe degli anni sessanta, settanta e ottanta.
Tuttavia la lunga e animata discussione sulla moralità dell’esibizione del seno nudo in luoghi pubblici si è protratta in pratica fino agli inizi del nuovo millennio.
A deliberare sulla questione a livello giurudico infatti è stata la III sezione penale Corte di Cassazione, con la sentenza numero 3557 del 2000.
Tuttavia questa Sentenza ha deliberato sulla legittimità del topless in spiaggia, in quanto «ormai da vari lustri è comunemente accettato ed entrato nel costume sociale».
Per quanto riguarda invece le piscine pubbliche italiane il discorso potrebbe invece leggermente variare. La Sentenza in questione, infatti, delibera sulle spiagge e non, nel particolare di piscine, parchi o altri luoghi pubblici.
Quindi in questi casi deve necessariamente subentrare un regolamento locale che consenta il topless, altrimenti la donna è costretta a coprire il seno.
Mentre invece nelle piscine private aperte al pubblico le regole di ammissione risultano dettate dal proprietario che, nei limiti della discriminazione dettati dalla Legge, può imporre un certo tipo di abbigliamento.
I risultati del nostro sondaggio su Telegram
Per l’occasione abbiamo lanciato un sondaggio sul nostro canale Telegram su questo argomento piuttosto interessante.
Il quesito che abbiamo posto ai lettori è il seguente:
A Berlino si potrà andare liberamente in topless nelle piscine pubbliche: siete d’accordo ad una misura del genere anche in Italia?
I risultati al momento vedono una spaccatura in due nell’opinione pubblica, con una leggera maggioranza per chi opta per la libertà di costumi:
- Sì, dobbiamo essere liberi di andare in giro come vogliamo – 48%
- No, va contro il decoro ed il senso del pudore – 44%
- Non saprei dire – 8%
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Certo questo problema non mi lascia dormire di notte!
Non le bollette stratosferiche mentre ho 14 gradi in casa, non la spesa ridotta al minimo e anche meno, non il fatto che non è né nevicato né piovuto ma non si prendono provvedimenti per riuscire ad avere l’acqua più avanti fino a che si è ancora in tempo, non il dentista che ti fa accendere un mutuo e se non puoi arrangiati, e che dovrebbe passare lo Stato visto che paghiamo la sanità, non la sanità allo sfacelo ecc. ecc. NO! il topless nelle piscine tedesche.