casette terremotoDopo il terremoto in Centro Italia “il fabbisogno è di 3400 casette e, di queste, sono partiti gli ordinativi per 1600. Sugli altri si sta ancora ragionando, insieme ai territori, per definire il fabbisogno definitivo”.

 


Lo spiega il capo del Dipartimento Protezione Civile, Fabrizio Curcio, in Commissione Ambiente alla Camera, durante un’audizione sugli interventi in favore delle popolazioni colpite dai terremoti.

 

“Sono sorpreso quando si dice che non stiamo portando le casette. Forse non siamo riusciti a far capire che questa struttura non è un container, che viene richiesta e portata”, ha commentato Curcio.

 

CASETTE UMBRIA ’97? “LE PERSONE NON VOGLIONO ANDARCI”

 

“Le casette del terremoto umbro del 1997 non possono essere spostate, e poi le persone non vogliono andare a 30-50 km di distanza. La Regione Umbria le mette a disposizione ma manca la reale volontà di andarci, non so il perché”, prosegue Curcio, in Commissione Ambiente alla Camera. “Furono casette fatte dalla Protezione Civile regionale- ricorda Curcio- fu una buonissima operazione”.

 

Attualmente, per la gestione della ricostruzione ogni Regione istituisce, unitamente ai Comuni interessati, un ufficio comune, denominato «Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016», anche detto «Ufficio speciale per la ricostruzione».

 

Il Commissario straordinario, d’intesa con i comitati istituzionali predispone uno schema tipo di convenzione. Le Regioni disciplinano l’articolazione territoriale di tali uffici, per assicurarne la piena efficacia e operatività, nonché la dotazione del personale destinato agli stessi a seguito di comandi o distacchi da Regioni e Comuni interessati.