Tentativo di truccare concorso in magistraturaIl procuratore di Roma Lo Voi ha denunciato un tentativo di truccare il concorso in magistratura: ecco cos’è successo.


Tentativo di truccare concorso in magistratura: nonostante i numerosi controlli e le molte verifiche, i concorsi pubblici possono essere vittime di brogli.

L’ultimo caso interessa il Concorso in magistratura ordinaria, nel quale il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, ha scoperto un tentativo di broglio.

Ecco cos’è successo.

Tentativo di truccare concorso in magistratura: la ricostruzione della vicenda

La vicenda risale ad alcuni mesi fa, ma è stata resa nota solo ieri, 13 marzo, dal capo dell’ufficio inquirente di Roma, durante un convegno alla Corte dei Conti.

Come raccontato da Francesco Lo Voi, capo dei PM capitolini, c’è stato un tentativo di truccare il concorso in magistratura. L’illecito è stato scoperto grazie ad un sms inviato alla persona sbagliata, che ha denunciato l’accaduto. Il commissario, che ha ricevuto erroneamente quel messaggio, si è insospettito e ha capito immediatamente che stesse accadendo qualcosa di illecito.

Come raccontato da Lo Voi:

“Stavano truccando il concorso in magistratura ordinaria, rendendo riconoscibile con segni identificazione il tema in una delle tre discipline, informando uno dei commissari del concorso del segno identificativo dello scritto”.

L’indagine è partita immediatamente: nel registro degli indagati sono finiti un professore universitario, in qualità di commissario e uno dei candidati. Per entrambi è scattato il giudizio immediato, da parta dei PM di Roma: si finirà direttamente davanti al tribunale, saltando l’udienza preliminare.

Tentativo di truccare concorso in magistratura: quali saranno le conseguenze

Il commissario, coinvolto nel tentativo di broglio, è stato sostituito immediatamente e sono stati annullati gli elaborati del candidato coinvolto, per poi essere spediti in procura.
Secondo la legge, ai candidati coinvolti in un tentativo di truffa può essere preclusa a vita la possibilità di iscriversi ad un concorso pubblico.

Come spiegato da Lo Voi:

“Abbiamo aperto un procedimento penale e nel giro di pochi giorni abbiamo identificato i protagonisti. Abbiamo cercato i profili penali e se non avessimo avuto il 323 (abuso d’ufficio, ndr.) un fatto come questo, che a me pare piuttosto grave, non avremmo potuto fare assolutamente niente”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it