telemarketing selvaggioA Roma si è tenuta l’assemblea annuale Assocall. Un’occasione per tracciare un bilancio del 2016 ma anche per affrontare delicati problemi che riguardano l’attività dei call center e il problema del telemarketing selvaggio.


 

Il presidente Papagni: “Il lavoro della maggioranza delle aziende oneste è messo in pericolo dalla scorrettezza e dai metodi illegali di una piccola minoranza”. “Il problema del cosiddetto ‘telemarketing selvaggio’ non può essere ignorato dalla nostra categoria. Al contrario abbiamo il dovere di combatterlo, poiché la scorrettezza e l’illegalità di una strettissima minoranza rischia di mettere in pericolo ed in cattiva luce il lavoro della maggioranza di aziende oneste, che rispettano le leggi”.

 

Lo ha dichiarato il presidente Assocall, Leonardo Papagni, all’assemblea nazionale dell’associazione datoriale nazionale dei Contact Center Outsourcing, tenutasi a Roma. “Per limitare le telefonate promozionali aggressive ed invasive occorre, in primis, rendere edotti i consumatori dei consensi concessi, dando loro la possibilità di modificarli in qualsiasi momento, e, in secondo luogo, stabilire una frequenza massima di chiamate su ogni utenza per le campagne promozionali, in modo da rendere le telefonate non invasive”, ha aggiunto Papagni, che ha annunciato anche un’intesa con l’Unione Nazionale Consumatori per tutelare i consumatori dal bombardamento di chiamate e consentire, al contempo, il legittimo lavoro dei call center nel pieno rispetto delle regole.

 

L’assemblea annuale è stata anche l’occasione per tracciare il bilancio Assocall del 2016, anno in cui l’associazione datoriale nazionale dei Contact Center Outsourcing, associata a Confcommercio Imprese per l’Italia, ha fatto registrare un aumento di soci di oltre il 40% (da 126 a 180 imprese sparse in tutta Italia). “Un gran bel numero che sta ad indicare che abbiamo credibilità, che trasmettiamo fiducia”, ha commentato Papagni, che si è poi soffermato sui numerosi avvenimenti che hanno caratterizzato il 2016, sui progetti realizzati e sui nuovi obiettivi da raggiungere. Uno dei principali è il nuovo accordo economico collettivo nazionale, “per il quale”, ha detto il presidente Assocall, “Confcommercio Imprese per l’Italia ha convocato un tavolo tecnico, che si terrà il 12 luglio, al quale sono state invitate Cgil, Cisl e Uil”.

 

All’assemblea nazionale Assocall sono intervenuti anche il direttore della rete associativa nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia, Romolo Guasco, l’avvocato Marco Maglio, l’avvocato Antonio Di Lollo Capurso, il segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, Dino Cimaglia, e il direttore generale di C2 Project, Veronica Carlino.

 

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