In vista della prossima Legge di Bilancio si accende lo scontro tra Conte e Di Maio in merito alla tassa sulle merendine e sulle bibite gassate. Ecco la situazione.
Tassa sulle merendine: c’è parecchio disaccordo tra la proposta attuale del Premier Conte e le idee dell’ex vice Premier Luigi Di Maio.
Ecco come si sta surriscaldando il dibattito e quali sono gli scenari attuali.
Tassa sulle Merendine
Il premier Conte, infatti, ha ventilato questo balzello su merendine e bibite gassate. Un incentivo a una più corretta alimentazione, in parole povere.
Definisce “praticabile” la proposta del ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti di trovare risorse per aumentare lo stipendio ai docenti e finanziare scuola e università, tassando merendine, bibite gassate. E aumentando i biglietti aerei di un euro per i voli nazionali e di un euro e cinquanta centesimi quelli internazionali.
Ma ancora nulla sembrerebbe deciso.
“E’ prematuro dire se decideremo di sì, tra le ipotesi che ho ventilato c’è anche questa possibilità, un’iniziativa che rappresenta un nuovo approccio in termini di cultura alimentare e per la salute dei nostri bambini”. “L’Italia vuole la leadership nel mondo e il primato sul tema del Green new Deal. Questo non significa ovviamente tassare il nostro sistema produttivo per liberare risorse, ma significa però creare incentivi per riorientare tutto il sistema in quella direzione”.
La risposta di Luigi Di Maio
E Di Maio si oppone alla proposta rispondendo a tono sui propri canali Social.
“Fermi tutti. Noi abbiamo come obiettivo quello di abbassare le tasse, non di aumentarle. È totalmente sbagliato scatenare un dibattito ogni giorno per parlare di nuovi balzelli. Sull’ambiente, un governo degno di questo nome premia chi non inquina e disincentiva chi se ne frega. Ma tutto deve prevedere una transizione su un arco temporale di anni. Se questo governo esiste, è perché lo sostiene il M5S. Lavoreremo al Def per permettere agli italiani un 2020 migliore”.