L’Associazione chiede un confronto preventivo con le parti sociali prima della determinazione della tariffa. Il Direttore Tempestini: “vogliamo scongiurare il rischio di nuovi costi per le imprese a causa dello smaltimento rifiuti”.
Confcommercio Pistoia sta sollecitando tutte le amministrazioni comunali della provincia a un confronto preventivo con le parti sociali, ritenuto necessario per determinare le tariffe per il 2014 della Tari, una tassa che che continua a incidere pesantemente sui bilanci delle imprese del territorio. Prosegue così il percorso avviato all’inizio del 2013, nell’ambito del quale erano stati promossi tavoli di confronto con gli amministratori, le società partecipate e l’Ato Toscana centro. L’Associazione chiede ai sindaci una “profonda e attenta riflessione a livello territoriale prima dell’approvazione dei piani finanziari”. Nuovi aumenti del livello di tassazione rappresenterebbero infatti “un ulteriore colpo all’economia del territorio, mettendo a rischio la sopravvivenza di quelle imprese non ancora sopraffatte dalla crisi”. “Vogliamo venga garantita alle nostre imprese un’attribuzione di costi equa rispetto al servizio offerto senza alcun aggravio ingiustificato”, commenta il direttore Tiziano Tempestini. Ai Comuni, in particolare, si chiede diriflettere attentamente sulla proposta di piano finanziario presentato dalla società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti per conto delle amministrazioni, rinviando, eventualmente, a un secondo tempo ulteriori investimenti non indispensabili e mirando al contenimento delle spese non urgenti. Viene inoltre sollecitato un ulteriore intervento a favore delle imprese, affinché possano beneficiare di un riequilibrio della quota parte a loro carico per il costo del servizio. In terzo luogo, l’Associazione chiede agli amministratori di adottare in modo equo i coefficienti di produzione dei rifiuti. Infine, viene proposto ai sindaci di valutare l’adozione di agevolazioni e riduzioni per le attività stagionali e per le aziende che partecipano attivamente al recupero di rifiuti assimilati agli urbani e speciali.
FONTE: Confcommercio