Tensioni e scontri fisici al Comune di Taranto, con la crisi politica che sfocia in una rissa tra due consiglieri comunali: ecco cosa è accaduto.
La tranquillità del Consiglio comunale di Taranto è stata scossa da un alterco tra Massimiliano Stellato di Italia Viva e Luigi Abbate della lista civica “Taranto senza Ilva“.
La discussione, iniziata in maniera civile e sfociata in insulti, riguardava l’approvazione del bilancio comunale, in un momento cruciale che potrebbe influenzare l’equilibrio di potere nella giunta del sindaco Rinaldo Melucci.
Ecco nel dettaglio come si è arrivati allo scontro e quali saranno le conseguenze.
Rissa all’interno del Comune di Taranto
Stellato, presidente regionale di Italia Viva, ha sollevato polemiche su alcune questioni contabili: le tensioni sono successivamente aumentate quando Abbate, consigliere di opposizione, ha reagito con veemenza. Il clima infuocato è stato evidente fin dall’inizio, con Stellato e Abbate che si sono scambiati accuse accese.
La tensione nel Consiglio comunale ha raggiunto l’apice durante la discussione sul bilancio di previsione, che è stato successivamente approvato con 16 voti a favore. Le urla di “vergogna” da parte di Abbate hanno contribuito ad accendere ulteriormente gli animi.
Sono stati gli agenti della polizia locale e gli altri consiglieri che sono intervenuti prontamente per separare i due contendenti, evitando così che la situazione degenerasse ulteriormente.
Ovviamente ci sono state delle conseguenze a questa baraonda: il sindaco Melucci ha deciso di autosospendersi da Italia Viva, ma ciò non è bastato a garantire l’unità nella coalizione di centrosinistra.
Michele Boccardi, coordinatore regionale del Movimento “CON”, e Francesco Falcone, coordinatore provinciale di Taranto, hanno annunciato la fuoriuscita formale dei consiglieri Fiusco e Lo Muzio dal partito, in seguito al loro voto a favore del bilancio, contravvenendo alle indicazioni della dirigenza.
Quello che è sicuro è che questo “teatrino” avrà ulteriori strascichi sulla giunta.
Il video
Qui di seguito potete vedere le “fasi salienti” dello scontro in consiglio comunale a Taranto tra i consiglieri.
Non è l’unico consiglio comunale finito male
Questo di Taranto non è purtroppo un caso isolato. Ad Agosto infatti abbiamo raccontato della situazione poco lusinghiera che si è verificata all’interno del Comune di Terni, dovee il sindaco Stefano Bandecchi ha litigato animatamente con alcuni esponenti dell’opposizione durante una seduta consiliare.
Anche qui si è arrivati quasi allo scontro fisico, con il primo cittadino che è stato fermato prontamente dalla polizia locale e scortato via dall’aula.
Qui di seguito il video di quell’episodio.
E qualche settimana prima lo stesso Bandecchi aveva avuto un’altra disputa verbale nei confronti del proprio segretario comunale, Noemi Spagna Musso che a quanto riportato dai presenti ha un po’ travalicato i confini del dibattito meramente istituzionale.
Anche di questo episodio è disponibile un video con la parte di seduta che ha generato le polemiche:
Un malcostume fin troppo frequente
La rissa avvenuta durante il Consiglio comunale di Taranto evidenzia un fenomeno purtroppo frequente nella politica locale. Troppo spesso, le dispute personali e le tensioni interne impediscono un confronto costruttivo sui temi cruciali per la comunità.
Questo atteggiamento danneggia non solo l’efficacia delle decisioni prese, ma soprattutto i cittadini che si aspettano un’amministrazione attiva e risoluta. Quando le discussioni sfociano in scontri fisici, il vero obiettivo della politica, ovvero il benessere della collettività, viene tralasciato a favore di contese personali.
È fondamentale che i rappresentanti locali mantengano un dialogo costruttivo per risolvere i problemi e lavorare a favore della comunità anziché lasciarsi coinvolgere in conflitti che alla fine danneggiano solo coloro che sono chiamati a servire.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it