Taglio al cuneo fiscale e aumento stipendioTra poche settimane, alcuni lavoratori potranno beneficiare di un aumento di stipendio, per il taglio al cuneo fiscale. Ma a quanto ammonterà? Vediamolo insieme.


Taglio al cuneo fiscale e aumento stipendio: come sappiamo, col Decreto Lavoro, approvato lo scorso primo maggio, è stato approvato anche il taglio al cuneo fiscale, che porterà ad un aumento dello stipendio per alcuni lavoratori.

L’aumento sarà incluso nella busta paga, partirà a luglio e durerà per 6 mesi, fino a dicembre 2023.

Ma a quanto ammonterà questo aumento sullo stipendio dei lavoratori? Vediamolo insieme.

Taglio al cuneo fiscale e aumento stipendio: ecco cosa c’è da sapere

Come comunicato dall’Inps, a partire dal mese di luglio, nelle buste paga dei dipendenti ci sarà uno sgravio contributivo, predisposto dal datore di lavoro.
Si tratta del taglio al cuneo fiscale, misura inserita nel Decreto lavoro approvato a maggio scorso, che si aggiunge a quello già operato nella Legge di Bilancio.

In particolare, si tratterà del 6% per chi non supera i 2692 euro di stipendio mensile e del 7% per chi non supera i 1923 euro. Gli aumenti effettivi, ovviamente, varieranno a seconda dell’importo dello stipendio.

Come ricordato dall’Inps, il 4% di esonero contributivo non sarà applicato alla tredicesima mensilità. Ma sarà applicato solamente il 2% (previsto dalla Legge di Bilancio), nel caso in cui non si ecceda l’importo di 2692 euro oppure di 224 euro, se la tredicesima viene pagata mensilmente.

Sarà applicato, invece, il 3% se la cifra sarà inferiore ai 1923 euro oppure 160 euro, se pagata mensilmente.

Un esempio di calcolo

Per sapere a quanto ammonterà l’aumento degli stipendi, dato dal taglio al cuneo fiscale, occorrerà prendere l’importo del valore lordo dell’ultimo stipendio e applicare il 4% (ovvero l’aumento dato dal Decreto).

Ad esempio, se un lavoratore guadagna 2000 euro lordi, l’aumento sarà di 80 euro. Se lo stipendio ammonta a 1000 euro lordi, l’aumento sarà di 40 euro e così via.

Attenzione però: dall’importo lordo, occorrerà calcolare l’Irpef, che ammonta a circa il 20-25%. Perciò, se si avrà un aumento di 80 euro, in busta paga il lavoratore avrà un aumento netto di 60 euro.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it