studi di settore, terzo settoreDisponibili, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, le versioni provvisorie dei 204 modelli, con le relative istruzioni, per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore 2016, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2015. Una volta approvati, costituiranno parte integrante di Unico 2016 e dovranno essere trasmessi direttamente, o tramite gli intermediari abilitati, attraverso i servizi telematici.

 

Le bozze sono aggiornate con le informazioni relative ai correttivi crisi, individuate sulla base della metodologia presentata alla Commissione degli esperti lo scorso 2 dicembre e con le informazioni necessarie per gestire i “super-ammortamenti” introdotti dalla Stabilità 2016 (legge 208/2015).

 

I modelli, una volta definitivi, dovranno essere utilizzati dai contribuenti che, nel periodo d’imposta 2015, hanno esercitato in via prevalente una delle attività economiche nel settore delle manifatture dei servizi, delle attività professionali e del commercio, per le quali risultano approvati gli studi.

 

In particolare, riguardano:

 

 

  • 51 studi relativi ad attività economiche del settore delle manifatture
  • 60 studi relativi ad attività economiche del settore dei servizi
  • 24 studi relativi ad attività professionali
  • 69 studi relativi ad attività economiche del settore del commercio.

 

 

La trasmissione dei modelli dovrà essere effettuata, unitamente a Unico 2016, direttamente o tramite gli intermediari abilitati, mediante i servizi telematici Entratel o Fisconline.