Puntuali, come tutti gli anni, arrivano dal ministero dell’Economia e delle Finanze i decreti di approvazione degli studi di settore revisionati. Quelli che hanno appena ricevuto l’ok si applicano, ai fini dell’accertamento, a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data del 31 dicembre 2015.
Sono quattro i decreti – tutti datati 22 dicembre e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 301 del 29 dicembre – che, tenendo anche conto del parere espresso il 2 dicembre sorso dalla Commissione di esperti, ratificano il lavoro svolto.
Nel primo supplemento straordinario, il n. 16, disco verde a 12 studi di settore riguardanti le attività economiche del comparto manifatturiero; nel n. 17, il via libera a 20 studi per il settore del commercio; negli altri due supplementi, l’approvazione, rispettivamente, di 12 studi relativi alle attività professionali (il n. 18) e di 26 inerenti al comparto dei servizi (il n. 19).
Nel supplemento n. 16, inoltre, è contenuto un quinto decreto Mef che individua specifici indicatori territoriali in base ai quali differenziare l’applicazione degli studi di settore per tener conto del luogo in cui viene svolta l’attività economica. Questi indicatori, applicabili anch’essi a partire dal periodo d’imposta 2015, sono stati determinati sulla scorta del livello:
- dei canoni di affitto dei locali commerciali
- del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef
- delle retribuzioni
- delle quotazioni immobiliari
- dei canoni di locazione degli immobili.
La pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei 70 studi di settore è l’atto conclusivo di un iter avviato dal provvedimento 23 febbraio 2015 dell’Agenzia delle Entrate, con cui è stato approvato il programma di revisione degli Sds applicabili dal periodo d’imposta 2015.
A questo, ha fatto seguito il lavoro della Commissione di esperti (articolo 10, comma 7, legge 146/1998), designata dal Mef anche sulla base delle indicazioni fornite dalle associazioni di categoria e dagli ordini professionali e che, prima dell’approvazione definitiva e della pubblicazione degli studi di settore, è tenuta a esprimere un parere sulla loro adeguatezza a rappresentare la realtà cui si riferiscono