Può scattare il reato di violenza sessuale per chi si strofina al corpo di una donna o di una ragazza su un autobus affollato con la scusa della calca della folla?
La ressa della gente sul mezzo pubblico non giustifica chi si avvicina troppo al corpo di una donna e, con la scusa di essere spinto dalla calca, vi si strofina. Il monito viene da una sentenza della Cassazione.
Avverso la sentenza l’imputato ha proposto, tramite il difensore, ricorso per cassazione, deducendo, con unico motivo di doglianza, vizi della motivazione in relazione al dolo della condotta, sul rilievo che non si sarebbe considerato che gli strofinamenti oggetto dell’imputazione sarebbero stati dovuti al fatto che l’autobus era particolarmente affollato e alla tortuosità del tragitto, nonché allo stato di alterazione alcolica dell’imputato, «reduce da un pranzo conviviale con alcuni amici».
La sussistenza di circostanze tali da escludere il titolo del reato è stata ritenuta irrilevante. Si tratta, peraltro, di circostanze, quali l’affollamento dell’autobus, che sono state espressamente escluse dai testimoni presenti, i quali hanno, con dichiarazioni del tutto convergenti, evidenziato la pervicacia e la durata degli atti sessuali posti in essere, che sono stati interrotti solo per l’intervento del genitore della vittima.
Quanto al dedotto stato di alterazione alcolica, lo stesso non assume alcuna rilevanza, perché – come ben evidenziato dei giudici di merito -non ha influito sulla capacità di discernimento e sulla consapevolezza del comportamento del reo, certamente non riconducibile ai barcollamenti accidentali tipici degli ubriachi, in quanto insistente e volontariamente ripetuto.
In allegato il testo completo della Sentenza.