Striscioni contro Salvini: ha preso piede in tutta Italia la protesta contro il ministro dell’Interno a colpi di lenzuola appese ai balconi nei luoghi dei suoi comizi.
Mentre i sostenitori della Lega e di Matteo Salvini cominciano ad affluire sotto il palco di Piazza del Duomo, Milano si colora di striscioni e lenzuola dedicate al ministro dell’Interno. Una sorta di ‘balconiadi‘, come le hanno ribattezzate sui social network, con un minimo comun denominatore: l’anti-salvinismo.
Striscioni contro Salvini: eccone alcuni
“Gli striscioni dai balconi Che magari ti levi dai maroni”, si legge ad esempio. Non e’ esattamente un benvenuto.
La balconite prosegue con inviti dialettiali: da “‘va laura”, a “scarliga merluss”, scivola via merluzzo. “Hai bloccato i barconi, non bloccherai i balconi”, piu’ politico. Animalista la scelta di Maria Cafagna: “Piu’ gattini. Meno Salvini”.
Senza pieta’ Luciana Savarese indugia sui traumi infantili del ministro: “A zorro, go home”, scrive. Non mancano le prese di posizione, per cosi’ dire, ‘istituzionali’. I vigili del fuoco della Cgil chiedono “49 milioni di balconi”, e rivendicano: “Siamo professionisti del soccorso, non della propaganda”.
L’Anpi di Brescia presta l’occhio al meteo. “Ci arriva qualche foto da Piazza del Duomo. Piove. Spiace”. Semplice e diretto il messaggio che arriva dai quartieri… della fantasia. “Bacioni da Sucate”, e’ la didascalia a un grosso cuore, che riprende l’inesistente quartiere di Sucate, gia’ luogo di una beffa social alla sindaca Letizia Moratti. I social amplificano in modo se possibile ancora piu’ irriverente. A cominciare dall’hashtag in testa alle tendenze, un #Salvinibaciamilano, che nasconde un gioco di parole.