Il 19 luglio del 1992 una Fiat 126 imbottita di esplosivo veniva fatta saltare in aria sotto la casa della madre del magistrato. Nell’attentato morivano Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta.
La strage in via D Amelio. Oggi è il ventisettesimo anniversario della strage di via D’Amelio in cui il 19 luglio del 1992 vennero uccisi dalla mafia il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e cinque agenti di polizia di scorta quali: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Chi era Paolo Borsellino
Paolo Borsellino è stato uno tra i più importanti magistrati facenti parte del pool antimafia e simbolo, insieme a collega Falcone, della lotta contro Cosa Nostra. La guerra alla criminalità organizzata siciliana venne rivoluzionata grazie al loro lavoro, ragion per cui entrambi furono uccisi.
Borsellino si laurea in Giurisprudenza, entra in magistratura a soli 23 anni, e si guadagna il titolo di più giovane magistrato d’Italia. Passa il tempo e Rocco Chinnici, suo superiore, viene ucciso nel 1983. Appena prima di morire Chinnici formò il famoso pool antimafia, un gruppo di giudici il cui lavoro sarebbe stato dedicato solo ai casi di mafia.
Il 1987 fu un anno di svolta: 342 condanne furono formalizzate a seguito del maxi-processo. Il pool antimafia fu in seguito sciolto e Borsellino fu nominato procuratore di Marsala.
La Mafia, stava progettando la sua uccisione già nel 1991, quando, dopo l’incarico a Marsala, Borsellino era tornato come procuratore aggiunto a Palermo. Egli sapeva già quale fosse il suo destino e dopo l’assassinio di Giovanni Falcone del 23 maggio 1992, denunciò l’isolamento dei giudici nelle sue ultime interviste.
La morte attesa dal giudice lo trovò in via D’Amelio, mentre stava andando a trovare la madre, quando venne posizionata una Fiat 126 imbottita di esplosivo davanti il portone di casa. Insieme a lui morirono cinque agenti della sua scorta. Ancora oggi, i familiari accusano lo Stato di non aver difeso il giudice, rifiutando, all’epoca, anche i funerali di Stato.
Il programma delle iniziative per quest’anno
Per il primo anno senza Rita Borsellino, il movimento delle Agende Rosse e il “Centro studi Paolo e Rita Borsellino” hanno organizzato insieme le manifestazioni che si svolgeranno durante l’arco di tutta la giornata.
I partecipanti
Tra i partecipanti ci sono:
- Gli studenti del corso di laurea in scienze della formazione primaria Uke;
- Nati per leggere Sicilia;
- Laboratorio Zen Insieme;
- Associazione “il Quartiere” di Monreale;
- Centro di animazione territoriale “San Giovanni Apostolo;
- Centro santa Chiara;
- Associazione Lievito;
- Emmaus Palermo;
- Campo estivo del Coni “Sport: un diritto per tutti”;
- L’associazione “Casa di Paolo”.
Il programma
Ecco il programma dettagliato delle iniziative che si terranno per tutta la giornata.
Mattina
Si parte con l’iniziativa “Coloriamo Via D’Amelio” a partire dalle ore 9: un happening di animazione, laboratori, letture per bambini a cura del “Centro studi Paolo e Rita Borsellino”, fino alle ore 13.
Intanto alle 10:30 in piazza Vittorio si terrà un incontro con il capo della polizia, il questore di Palermo e le massime autorità sulla lotta alla criminalità organizzata. Fra i partecipanti ci sarà anche il cantautore palermitano Gigi D’Alessio.
Pomeriggio
Alle 14:45 è in programma “Orfani di Stato”, con gli interventi dal palco dei familiari delle vittime della strage. Ci saranno anche familiari di altre vittime della mafia tra cui: Vincenzo Agostino, Angela Manca, Stefano Mormile, Brizio Montinaro, Rosaria Scarpulla e Francesco Vinci. Aprono l’evento il gruppo degli “Our Voice”.
Per le ore 15 è in programma la cerimonia di commemorazione delle vittime, davanti alla sede dell’ufficio scorte nella caserma della polizia Pietro Lungaro. Il capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli e il questore Renato Cortese deporranno in tal senso una corona di fiori.
Alle ore 16:30, sarà celebrata una santa messa, officiata da don Cosimo Scordato nella chiesa san Francesco Saverio del quartiere Albergheria.
Nel momento esatto dell’esplosione della bomba, le 16:58, ci sarà il minuto di silenzio. Per le 17 Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, reciterà la poesia «Giudice Paolo» di Marilena Monti. Alle 17:30 è previsto il dibattito “Testimoni di ingiustizia” con Piera Aiello, Ignazio Cutrò, Gianfranco Franciosi.
Sera
Alle 18 “Verità di Stato, Verità di tutti?”, ovvero l’incontro con i magistrati Sebastiano Ardita, Roberto Scarpinato, Giuseppe Lombardo e l’avvocato Fabio Repici, modera Giuseppe Lo Bianco. Al termine di ciò verrà proiettato un cortometraggio girato e montato da un gruppo di ragazzi palermitani, chiamato “Antonio sogna il dialogo fra Falcone e borsellino con i pupi”.
Alle 20 da piazza Vittorio Veneto si svolgerà la fiaccolata organizzata dal Forum 19 Luglio e Comunità ’92.
Per ultimo, in serata alle 21:45, è previsto lo spettacolo del duo “I Sansoni”, con la conseguente presentazione del libro “Paolo Borsellino – Cosa nostra spiegata ai ragazzi” con Salvatore Borsellino e il giornalista Marco Lillo.