A causa del caldo estremo, sono 15 le regioni italiane che prevedono uno stop al lavoro in alcuni orari e per alcuni settori: ecco quali.


Il caldo sta infiammando l’Italia, in queste prime settimane di agosto.
Proprio per questo, sono diventate ben quindici le regioni che vietano il lavoro nelle ore più calde della giornata.

A metà luglio, erano solo cinque le regioni che prevedevano questa misura, ma con l’aumento delle temperature, molte regioni hanno deciso di tutelare i lavoratori più esposti alle alte temperature, come quelli che lavorano tra i campi e nei cantieri stradali.

Vediamo allora quali sono gli orari e i settori che prevedono uno stop del lavoro.

Lavoro con caldo estremo: ecco gli orari e i settori che prevedono lo stop

Quando ci sono condizioni meteo estreme, si attivano le procedure per la richiesta di cassa integrazione per il troppo caldo.
Le richieste possono essere attivate sia in caso di ordinanza regionale e sia senza provvedimenti, su iniziativa delle aziende.

In questi casi che citeremo, si fa riferimento alle regioni in cui è presente un’ordinanza.
Le misure interesseranno i cantieri edilizi, i cantieri stradali, i lavorati nel settore dell’agricoltura, nel settore florovivaistico, etc.

Vediamo allora nel dettaglio.

Piemonte

Il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla sanità Federico Riboldi hanno firmato l’ordinanza per garantire la sicurezza sul lavoro, per i lavoratori del settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili, impegnati in attività classificabili come “attività fisica intensa” e in condizioni di prolungata esposizione diretti ai raggi solari.

L’ordinanza è attiva dal 5 agosto, in modo da dare alle aziende la possibilità di organizzarsi e rimarrà in vigore fino a fine mese.
Lo stop al lavoro avverrà per prevenire patologie derivanti dall’esposizione ad elevate temperature ambientali, dalle ore 12.30 alle ore 16.00.

La limitazione va applicata nei giorni in cui viene segnato, alle ore 12.00, un livello di rischio alto.

Liguria

La Regione ha emanato un’ordinanza col divieto di lavorare tra le 12.30 e le 16.00, se si riscontrano particolari condizioni climatiche.
I settori interessati sono quello agricolo, florovivaistico, i cantieri edili e affini, in condizioni di esposizione prolungata al sole, fino al 31 agosto 2024.

Marche

La regione Marche ha firmato l’Ordinanza 31 luglio 2024, n°1, che prevede lo stop al lavoro all’aperto nelle ore di estremo caldo, ovvero dalle 12.30 alle 16.00.
Anche in questo caso, i settori coinvolti sono i cantieri edili e stradali, il settore agricolo e quello florovivaistico.

L’ordinanza è entrata in vigore partire dal 1° agosto e rimarrà attiva fino al 31 agosto 2024.

Emilia-Romagna

La presidente Irene Priolo ha firmato l’ordinanza, insieme a sindacati e associazioni di categoria, per lo stop al lavoro nelle ore di caldo estremo dalle ore 12.30 alle ore 16.00.
L’ordinanza è scattata lo scorso 29 luglio e interessa i settori agricolo, florovivaistico e i cantieri.

Lo stop sarà attivo nei giorni e nelle aree in cui le mappe nazionali online segnalano un livello di rischio “Alto”.

Umbria

Per la regione Umbria, l’ordinanza è stata pubblicata lo scorso 26 luglio e vieta il lavoro col caldo estremo fino al 31 luglio.
Gli orari interessati saranno dalle 12.30 alle 16.00, mentre i settori saranno quello agricolo, quello florovivaistico e i cantieri edili, solo nei giorni in cui sarà segnalato un rischio alto.

Toscana

Il Presidente della Giunta Regionale Toscana, Eugenio Giani, ha firmato l’ordinanza n°2 del 18 luglio 2024 per proteggere i lavoratori dal caldo estremo.

Con l’ordinanza, si vieta il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al caldo, dalle 12.30 alle 16.00, con efficacia fino al 31 agosto 2024, sull’intero territorio regionale, per le attività nei settori edile e delle cave.

Lazio

A causa dell’innalzamento delle temperature stagionali, la Regione ha stabilito delle misure per tutelare la salute dei lavoratori esposti al caldo estremo, interessando i settori agricoli, florovivaistico e ai cantieri edili.

Le regole si rifanno a quelle delle altre regioni, con lo stop previsto dalle 12.30 alle 16.00.

Molise

Il presidente della Giunta Regionale, Francesco Roberti, ha firmato l’ordinanza n°1 del 16 luglio 2024.
La decisione è stata presa perché, nella regione, si dovrebbe arrivare al rischio di allerta 3, per più giorni consecutivi.

Ad essere interessati sono i settori agricolo, florovivaistico e i cantieri edili, in modo da preservare l’incolumità dei lavoratori.
Lo stop è previsto dalle ore 12.30 alle 16.00 nei giorni in cui si segnala un rischio alto.

Abruzzo

L’ordinanza per la regione Abruzzo è stata firmata lo scorso 19 luglio e prevede lo stop del lavoro dalle ore 12.30 alle ore 16.00, nei cantieri edili e nelle cave, se le attività lavorative espongono i lavoratori al sole, nelle aree geografiche in cui è previsto un rischio alto.

Basilicata

Con l’Ordinanza n°1 del 18 giugno 2024, il presidente della regione, Vito Bardi, tutela la salute dei lavoratori esposti al caldo.
Lo stop è previsto dalle 12.30 alle 16.00, fino al 31 agosto, per i lavoratori che sono impegnati nel settore agricolo, nei giorni in cui è previsto un rischio alto.

Campania

Il presidente Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza per lo stop del lavoro, durante le ore più calde, lo scorso 20 luglio 2023.
Lo stop è previsto dalle 12.30 alle 16.00 fino al 31 agosto.

Puglia

L’ordinanza prevede lo stop al lavoro, in condizioni di esposizione prolungata al sole.
Gli orari sono sempre gli stessi, dalle 12.30 alle 16.00, sull’intero territorio, interessando il settore florovivaistico e nei cantieri edili, nei giorni in cui è segnalato un rischio alto.

Calabria

In Calabria, lo stop del lavoro nelle ore più calde durerà fino al 31 agosto dal presidente della Regione Roberto Occhiuto.
Gli orari di stop andranno dalle 12.30 alle 16.00 e interesseranno il settore agricolo, quello florovivaistico e i cantieri edili e affini.

Sicilia e Sardegna

Nelle Isole, l’emergenza caldo sta mettendo in difficoltà i lavoratori, con temperature che vanno oltre i 40 gradi.
In entrambe le regioni, lo stop è previsto dalle 12.30 alle 16.00, fino al 31 agosto.

Per sapere quali sono i giorni in cui il rischio è “alto”, si può consultare il sito WorkLimate 2.0.