finanziamentoAl via la seconda edizione di StartUp Roadshow. Ci sono già oltre 9 mila aspiranti imprenditori che potrebbero potenzialmente aggiungersi all’esercito delle circa 5mila start up innovative italiane nate ad oggi in Italia. E’ quanto emerge dall’analisi dei possessori di una laurea in materie scientifiche e tecnologiche che hanno già in mente di mettersi in proprio. Ma non solo.

 

Più di 52mila imprese con meno di 5 anni di vita, attive in settori ad alta intensità tecnologica e di conoscenza, avrebbero i potenziali requisiti per accedere alle agevolazioni previste per le startup innovative se si iscrivessero alla sezione speciale del Registro delle imprese.

 

Anche per far conoscere a loro i vantaggi delle misure di policy nazionale di promozione e sostegno delle nuove imprese “high-tech” è partita oggi daL’Aquila la seconda edizione di StartUp Roadshow. L’iniziativa promossa da Unioncamere e dalla rete delle Camere di commercio italiane in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere la nascita di iniziative imprenditoriali innovative ad elevato valore tecnologico.

 

In meno di due anni le start up innovative sono più che raddoppiate, passando dalle 2.227 unità nel 2013 alle oltre 4.700 iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese a fine settembre 2015. Più di 7 su 10 forniscono servizi alle imprese e, in quest’ambito, 3 su 10 sono attive soprattutto nella produzione di software e consulenza informatica. Ma a proteggere il proprio genio innovativo sui mercati europei sono soprattutto le startup farmaceutiche e quelle della meccanica e elettronica.

 

I brevetti pubblicati dall’Epo sulla base delle domande presentate dalle startup innovative tutelano infatti per il 37,4% le tecnologie della chimica e farmaceutica e per il 39,1% quelle della meccatronica. Le idee innovative viaggiano sempre più sulle gambe dei giovani. Al 30 settembre di quest’anno il 23,9% delle start up innovative ha una compagine societaria a prevalenza giovanile, per una quota pari a quattro volte quella rilevata nel resto delle società di capitali. Un’incidenza che sale al 40,2% del totale startup innovative, se si estende l’analisi alle società in cui è almeno un giovane ad essere presente nella compagine societaria, contro il 13,9% riferito al totale delle società di capitali.