Confcommercio ha presentato un’analisi sulla spesa pubblica locale rapportata alla qualità e alla quantità dei servizi erogati ai cittadini. Tasto dolente: ci sono troppi sprechi.
Troppi Sprechi nella Spesa Pubblica Locale, Confcommercio lancia l’allarme.
L’Ufficio Studi Confcommercio ha presentato un’analisi della spesa pubblica rapportata alla qualità e alla quantità dei servizi erogati ai cittadini, e all’interno di questa analisi l’associazione degli esercenti ha lanciato un allarme per i troppi sprechi degli ultimi anni.
Ecco tutti i dati.
Sprechi Spesa Pubblica, Confcommercio lancia l’allarme
La spesa pubblica oggetto di questa nota riguarda i consumi finali delle PA attribuibili agli enti territoriali. Cioè il totale della spesa pubblica per consumi finali al netto di quella gestita direttamente dalle amministrazioni centrali e dagli enti di previdenza.
L’associazione di categoria ha stimato che rispetto al 2007 le uscite delle Amministrazioni Pubbliche sono aumentate di circa 100 miliardi. E’ di 115 miliardi l’incremento delle uscite correnti a fronte di una riduzione delle uscite pubbliche in conto capitale di 14 miliardi.
Le regioni a statuto speciale spendono di più rispetto alle regioni a statuto ordinario. Le regioni più piccole spendono di più di quelle grandi: una prima incontrovertibile conclusione è che in materia di gestione locale della cosa pubblica, le differenze regionali riguardano più i livelli di servizio che gli ammontari di spesa regionale per abitante.
Infine l’Associazione ha sottolineato che è proprio la variabilità dei livelli di servizio tra territori il tallone d’Achille della spesa pubblica locale che, poi, impatta sul benessere dei cittadini e comprime la produttività multifattoriale delle imprese (specie al Sud).
E il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, presentando l’analisi sulla spesa pubblica locale rapportata alla qualità e alla quantità dei servizi erogati ai cittadini.
“Parlare di tasse è facile dove prendere risorse è più complicato. Oltre la spesa abbiamo calcolato un indice sintetico di beni e servizi offerti ai cittadini da tutte le amministrazioni locali per una valutazione comparativa dell’efficienza della spesa pubblica locale. Le regioni a statuto speciale spendono di più rispetto alle regioni a statuto ordinario. Le regioni più piccole spendono di più di quelle grandi. Tre sono i macro-effetti che determinano l’eccesso di spesa pubblica locale: lo statuto speciale, le economie di scala e il Mezzogiorno”.
A questo link il testo completo dell’analisi di Confcommercio.