accoglienza_migranti_SPRARCome funziona l’accoglienza nello Sprar? E qual è l’impatto sulle comunità locali? A parlare sono i diretti protagonisti, i sindaci dei Comuni che fanno parte della rete dello Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.


SPRAR, ecco tutti i video dei Sindaci con le esperienze di accoglienza nei Comuni.

 

In occasione della XXXIV Assemblea annuale dell’Anci di Vicenza, sono stati intervistati alcuni sindaci che hanno raccontato l’esperienza dei propri Comuni con lo Sprar e il coinvolgimento dei cittadini nell’attività di accoglienza. Ognuno di loro ha portato un aneddoto particolare, una buona pratica o un’iniziativa caratterizzante il progetto territoriale.

 

Tra i video, disponibili sul sito dello Sprar, anche un video-racconto dedicato all’incontro tra il capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, prefetto Gerarda Pantalone e alcuni sindaci dello Sprar in cui si ribadisce l’aspetto cruciale e decisivo dell’accoglienza diffusa come presupposto per un’integrazione effettiva ed efficace sui territori.

 

La legge n.189/2002 ha istituzionalizzato le misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR). Attraverso la stessa legge il Ministero dell’Interno ha istituito la struttura di coordinamento del sistema – il Servizio centrale di informazione, promozione, consulenza, monitoraggio e supporto tecnico agli enti locali – affidandone ad ANCI la gestione.

 

ll Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Alivello territoriale gli enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.