sport-per-dimagrireUtilizzare lo sport per dimagrire secondo parametri ben definiti. Ne fa riferimento diretto una sezione specifica delle linee guida del Ministero della Salute dedicate alla sana attività fisica.


Infatti per vivere bene e in buona salute occorre adottare alcune semplici ma sane abitudini:

  • seguire una corretta alimentazione
  • praticare una regolare attività fisica

Nell’articolo odierno ci soffermeremo su questo secondo punto e su come il Ministero della Salute abbia delineato puntu specifici per chi può utilizzare lo sport e l’attività fisica per dimagrire e stare meglio fisicamente.

Le strategie dell’Italia sono in linea con gli obiettivi dei Piani d’azione promossi dall’OMS e  con le politiche dell’UE e tengono in considerazione tutti i determinanti che influenzano lo stile di  vita.

L’Italia ha contribuito alla definizione dei documenti OMS sostenendo una concezione  dell’attività fisica intesa come espressione della relazione tra l’essere umano e l’ambiente in cui vive  nella sua quotidianità, con lo scopo di aumentare il benessere fisico e psicologico in tutte le fascd’età, in condizioni fisiologiche e in soggetti affetti da patologie.

Sport per dimagrire: le linee guida del Ministero della Salute

Il Ministero della Salute, all’interno delle sue “Linee di indirizzo sull’attività fisica per le differenti fasce d’età e  con riferimento a situazioni  fisiologiche e fisiopatologiche e a  sottogruppi specifici di  popolazione” fa infatti riferimento anche alle persone in sovrappeso o che soffrono di obesità.

E per questo motivo definisce delle regole ideali da tenere a mente per l’utilizzo dello sport per dimagrire. Così da perdere peso e guadagnare in salute fisica.

Scopriamo qui di seguito alcune indicazioni.

Benefici dell’attività fisica

L’attività fisica nel paziente obeso comporta numerosi benefici:

  • a carico  dell’apparato cardiovascolare  si osserva un miglior  controllo della pressione  arteriosa, delle aritmie riduzione degli eventi cardio e cerebrovascolari maggiori;
  • a livello metabolico si registra un miglior controllo del profilo lipidico;
  • migliorano la funzionalità osteoarticolare, nonché il benessere generale e la qualità della vita attraverso l’attenuazione di depressione e ansia e l’aumento dell’autostima e della socializzazione.

L’attività fisica è in grado di influire positivamente sulla composizione corporea inducendo una riduzione della massa grassa e un mantenimento/aumento di quella magra.

Sia l’esercizio aerobico che quello contro resistenza svolgono un ruolo fondamentale nella riduzione dell’eccesso ponderale.

Il  primo, in particolare, promuove un aumento del dispendio energetico favorendo il dimagrimento (bilancio energetico negativo).

Il secondo, invece, favorisce un aumento della massa muscolare così:

  • da evitarne una riduzione a seguito delle diete ipocaloriche
  • e, al tempo stesso, fondamentale per aumentare il ritmo metabolico giornaliero.

I benefici dell’esercizio fisico possono essere ottenuti solo a condizione che l’attività venga protratta nel tempo.

Un esempio

Ad esempio, per il soggetto obeso in assenza  di patologie conclamate si  raccomanda la pratica di:

  • almeno 150 minuti settimana di attività aerobica  ad intensità moderata
  • almeno 90 minuti settimanali  di attività anaerobica per 2giorni non consecutivi, settimana, variando le  sessioni da 30 a 60 minuti.

Sono da privilegiare le attività in scarico come esercizi in acqua, ginnastica a  terra, pedalate in bicicletta,  mentre non è generalmente  consigliabile la corsa per non  sovraccaricare l’apparato  locomotore.

Il frazionamento  di quantità anche importanti  di attività fisiche in brevi ma frequenti  fasi nell’arco della giornata  consente:

  • di ridurre i livelli di  sedentarietà a favore  dell’adozione di uno stile di  vita più attivo
  • e di abbattere  alcune barriere che  contrastano la pratica di  attività fisica, quali scarsità di  tempo e/o di motivazione.

I benefici nel rapporto con la Comunità obesita-emergenza-covid-italiani

L’obesità è la risultante dell’interazione tra componenti comportamentali, sociali e metaboliche, alcune geneticamente determinate, altre riconducibili a fattori ambientali.

Molti aspetti dell’ambiente  in cui oggi vivono e lavorano le persone incoraggiano abitudini alimentari scorrette e/o una ridotta attività fisica che aumentano il rischio di obesità.

L’attività  fisica può e deve, comunque, essere inserita nella routine giornaliera, ad esempio attraverso il cammino, attività alla portata di tutti e a qualsiasi età, che non richiede abilità particolari né tempi di  apprendimento, si può fare ovunque, è piacevole e socializzante.

Anche al lavoro, è possibile fare una  breve passeggiata durante la pausa, preferire l’uso delle scale e aderire a programmi specifici di  promozione di sana alimentazione e attività fisica ove presenti.

Il compito del team sanitario di riferimento

Un team multiprofessionale può accompagnare e supportare un  percorso di cambiamento consapevole dello stile di vita.

Si punterà ad orientare e fidelizzare il paziente:

  • ad un’adeguata alimentazione
  • e alla pratica costante di attività fisica.

Scopo finale è fare sì che la riduzione del peso possa persistere nel tempo, migliorando così lo stato di salute e la qualità di vita della persona obesa.

Il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta, in particolare, sono in grado di  comprendere quali sono le necessità e le priorità della persona, cosa essa si aspetta dalla pratica di  attività fisica e di identificare eventuali barriere, reali o psicologiche, alla pratica di esercizio.

Insieme  al medico dello sport può essere definito il  programma di attività fisica più idoneo al paziente per Frequenza, Intensità, Tempo e Tipologia alle condizioni dell’individuo e con particolare attenzione per coloro che  sono sedentari.

 








Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it