Smartphone, pagamentiA luglio scorso la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli si dichiarò favorevole all’introduzione dello smartphone in classe: “Uso consapevole e in linea con le esigenze didattiche”: ad inizio dell’anno nuovo verrà stabilito come impiegare lo strumento.


La ministra Valeria Fedeli, in una nota diffusa al termine di un incontro del Gruppo di lavoro istituito presso il Miur, ha dichiarato che saranno pronte entro gennaio le proposte per l’uso virtuoso’ di smartphone e tablet a scuola a fini didattici: «La tecnologia è parte integrante della nostra vita. Valutiamo come può diventare alleata di un’istruzione di qualità».

 

Le proprie proposte, si adegueranno a tre domande principali:

 

 

  • In che modo gli strumenti digitali influiscono sui processi di apprendimento?
  • Come le nuove tecnologie possono essere impiegate per innovare le metodologie didattiche?
  • Qual è lo stato dell’arte ad oggi, a due anni dall’introduzione del Piano Nazionale Scuola Digitale?

 

A gennaio gli esperti presenteranno e proporranno alla Ministra Fedeli le linee guida e i documenti prodotti. Il gruppo di lavoro sull’uso dei device personali in classe, in particolare, dovrà produrre un documento di carattere culturale e pedagogico che possa aiutare a valutare come le tecnologie e i dispositivi digitali personali possano interagire e determinare stili di apprendimento innovativi, influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio.

 

Tra gli obiettivi: mappare tutte le metodologie didattiche, provvedendo alla loro valutazione rispetto all’incidenza sulla qualità dell’apprendimento; formulare proposte; elaborare linee guida di carattere culturale e pedagogico per aiutare a comprendere le potenzialità delle nuove tecnologie nel determinare stili di apprendimento innovativi nelle studentesse e negli studenti e il modo in cui queste possono influenzare il linguaggio, la scrittura, il pensiero logico-matematico, la memoria e il suo esercizio.