Smart working e settimana corta per ridurre le emissioniPer ridurre le emissioni e salvaguardare l’ambiente, il Governo inserisce la settimana corta e lo smart working nel Piano Nazionale per l’Energia e il Clima.


Sempre più spesso, in diverse città italiane, ci sono livelli troppo alti di smog e inquinamento.

Il Governo ha, quindi, deciso di inserire nuove misure, all’interno del Pniec, il Piano nazionale per l’Energia e il Clima, che ha inviato all’Europa, per accelerare la transizione verde.

Tra queste misure troviamo l’adozione della settimana corta e dello smart working per molti lavoratori.

Vediamo nel dettaglio.

Smart working e settimana corta per ridurre le emissioni: cosa dice il piano del Governo

Secondo la proposta inviata alla Commissione europea, da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica:

“l’evoluzione al 2030 mostra come un gap dovrebbe ancora essere colmato per raggiungere tutti gli obiettivi europei su energia e clima”.

Il documento propone di “agire diffusamente con misure estreme, anche nella riduzione dei consumo e delle emissioni carboniche del terziario, del settore residenziale e, in particolare, della mobilità”.

A preoccupare sono soprattutto le emissioni dei settori non industriali, la cui riduzione potrebbe fermarsi a 35,4%-37,1%, rispetto al 2005, invece del 43,7% richiesto.
Per questo, il documento include alcune iniziative che potrebbero accelerare la riduzione delle emissioni. Come sottolineato dal Governo:

“Occorrerà incentivare con maggiore forza misure tese a trasferire gli spostamenti dell’utenza dal trasporto privato a quello pubblico attraverso lo shift modale, ridurre la necessità di spostamento con politiche di favore per smart working e valutare la riduzione delle giornate lavorative a parità di ore lavorate. Occorrerà altresì un utilizzo pieno della digitalizzazione del Paese e della conseguente riduzione di spostamenti fisici, oltre alla promozione della mobilità dolce e degli strumenti per la pianificazione della mobilità”.

Le altre misure in programma

Il Governo, però, non si concentra solo sui trasporti e afferma che sarà necessario un potenziamento

“delle politiche e le misure per promuovere l’efficienza energetica nel settore residenziale identificando nuovi strumenti per il coinvolgimento dei privati e del settore pubblico nella riqualificazione del parco edilizio esistente nazionale. Il settore civile (edifici) dovrà essere aggredito combinando misure per l’efficienza e l’impiego delle rinnovabili, nonché misure di cambiamento comportamentale che mirino alla riduzione della domanda di energia”.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it