La novità inserita nel Decreto Covid grazie alla recente inclusione di un nuovo emendamento.
Arriva il diritto alla disconnessione per chi è in smart working.
Questa è un’interessante e importante novità, che arriva con un emendamento M5s al decreto Covid approvato dalle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera.
Scopriamo nello specifico di cosa si tratta.
Smart Working: arriva il diritto alla disconnessione
Le Commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera hanno infatti approvato un emendamento al decreto Covid di marzo del seguente tipo:
“alla lavoratrice o al lavoratore che svolge l’attività in modalità agile il diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche, nel rispetto degli eventuali accordi sottoscritti dalle parti e fatti salvi eventuali periodi di reperibilità concordati. La disconnessione “non può avere ripercussioni sul rapporto di lavoro o sui trattamenti retributivi”.
Il ricorso alla disconnessione risulta così necessario per tutelare i tempi di riposo e la salute del lavoratore.
Pertanto, in futuro, il datore di lavoro dovrà confrontarsi con il medico aziendale, il soggetto più titolato a decidere se e come intervenire. Ma oltre ad ascoltare i consigli dello specialista, deve dare attuazione effettiva al diritto alla disconnessione del lavoratore, previsto già dalla legge sullo smart working (art. 19 della legge 81/2017).
Per quanto riguarda il lavoro agile, comunque, l’obiettivo, superata l’emergenza, è affrontare il punto in senso generale, con un aggiornamento della disciplina del lavoro agile, il cui utilizzo è esploso durante la pandemia, anche nella cornice della contrattazione collettiva.
Il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta ha parlato in in video di smart working nella PA, declinando i termini futuri.
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Le tutele dell’UE
Ricordiamo che a Febbraio di quest’anno il Parlamento europeo ha approvato una Risoluzione con le relative raccomandazioni alla Commissione UE.
La nuova direttiva mira a migliorare le condizioni di lavoro di tutti i lavoratori stabilendo condizioni minime per il diritto alla disconnessione. Gli Stati membri, nelle legislazioni nazionali, dovranno riconoscere il diritto alla disconnessione come diritto fondamentale di tutti i lavoratori e in tutti i settori.
Per leggere il testo della Risoluzione dell’UE cliccate qui.
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Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it