Francesca Danese, Daniela Benelli e Alessandro Fucito, assessori alle Politiche abitative di Roma, Milano e Napoli, le tre aree metropolitane più grandi d’Italia, chiedono al governo di “prorogare il blocco degli sfratti e scongiurare una situazione altrimenti ingestibile da un punto di vista sociale e da quello dell’ordine pubblico”.

“Fra le 30 e le 50 mila famiglie, in tutta Italia, sono a rischio di sfratto esecutivo per la mancata proroga degli sfratti di fine locazione – si legge in una nota – . Dall’inizio della crisi, cinque anni fa, Roma ha registrato oltre diecimila sentenze per fine locazione; 4500 a Napoli e 4 mila le sentenze di sfratto a Milano sempre tra il 2008 al 2013”.

“Il 70% di queste famiglie avrebbe i requisiti di reddito e sociali (anziani, minori, disabili) previste dalla legge per la proroga e, comunque, lo stesso Viminale ammette l’incompletezza dei suoi dati – proseguono Francesca Danese, Daniela Benelli e Alessandro Fucito – oltre 70 mila le sentenze di sfratto in Italia alla fine dello scorso anno, più di 30 mila quelli eseguiti, il 90% dei quali per morosità, spesso incolpevole. Il presupposto delle proroghe consisteva nell’impegno del governo di sostenere con adeguati piani i comuni ma questi piani non si sono ancora visti”.

“Le richieste di intervento della forza pubblica da parte degli ufficiali giudiziari sono state oltre 120 mila. Ogni giorno sono 140 gli sfratti eseguiti con la forza pubblica. Non esistono statistiche su quelli che avvengono senza la polizia e, più in generale, le cifre ufficiali sono largamente sottostimate. Una sentenza di sfratto colpisce, secondo le statistiche una ogni 353 famiglie. Ma, escludendo le famiglie proprietarie di case e gli assegnatari di alloggi pubblici, significa che ogni anno in Italia una sentenza di sfratto, quasi sempre per morosità incolpevole, tocca una famiglia su quattro”.

“Quasi un quinto degli sfratti sono stati eseguiti in Lombardia, il 15% nel Lazio e l’8% in Campania. Ecco perché torniamo a chiedere con forza la proroga del blocco degli sfratti e politiche abitative strutturali che ci consentano di uscire dalla logica dell’emergenza. Su questo sollecitiamo una urgente riunione della consulta casa dell’Anci perché sia ben chiaro il grido di dolore proveniente dalle città metropolitane dove forte è il disagio”.

 

 

FONTE: Redattore Sociale (www.redattoresociale.it)

 

 

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