Scade a febbraio il termine per il versamento da parte delle imprese del contribuito SISTRI, il sistema informatico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi che ha fatto tanto discutere in questi anni con a causa delle innumerevoli proroghe al suo avvio.
Scadenza contributo SISTRI
Nonostante in sette anni il sistema non sia mai riuscito realmente ad andare a regime, ildecreto Milleproroghe ha previsto che le imprese paghino entro il 1° febbraio i contributi per l’utilizzo di un sistema che, secondo l’opinione di Rete Imprese Italia, è da ritenersi obsoleto e che:
«È dimostrato, non garantisce in alcun modo la tracciabilità dei rifiuti. Non solo. Alla scadenza del primo febbraio si aggiunge anche quella del 30 aprile, per il pagamento del contributo 2015».
Nuovo SISTRI
Ritenendolo l’ennesima beffa per le imprese, Rete Imprese Italia chiede di:
«Correggere questa misura al più presto e confermare la proroga complessiva, per operatività e pagamenti, del SISTRI il tempo necessario a definire un sistema di tracciabilità dei rifiuti nuovo, efficace e condiviso con le Associazioni di categoria».
Superare il SISTRI
Rete Imprese Italia ricorda poi le le recenti dichiarazioni del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla volontà del Governo di superare il SISTRI:
«Pareva si fosse scritta definitivamente la parola fine su questa esperienza fallimentare. Non è così. Se il Governo ha compreso l’inutilità di questo sistema, non obbligando più le imprese a servirsene non rinunzia, però, a pretendere i soldi dalle imprese a fronte di un servizio inesistente. Dopo che già le imprese hanno pagato a vuoto il contributo per l’utilizzo del SISTRI negli anni 2010 e 2011, rilevanti risorse sottratte agli investimenti proprio negli anni in cui la crisi ha picchiato più duro».
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Francesca Vinciarelli