salva bancheIl parere della Federconsumatori sulla Sentenza della Corte di Giustizia Ue sul sistema bancario è che essa non sia soddisfacente.

 

Non ci piace affatto la sentenza di ieri della Corte di Giustizia Ue che ha bocciato il ricorso della Corte Costituzionale slovena in merito all’operazione che ha permesso di salvare cinque istituti nel 2013 grazie all’azzeramento del capitale di soci e dei creditori che avevano comprato titoli subordinati. Un provvedimento ancora del tutto insoddisfacente. “Il bail-in è un vero e proprio strumento di distruzione del risparmio che abbiamo sempre contrastato e continueremo a fronteggiare fino a quando non verrà fatto un passo indietro.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Con queste politiche fredde e cieche, l’Europa non fa altro che allontanarsi dai cittadini e dalle loro esigenze, alimentando quel sentimento di scontento e di malessere che in molti, troppi, nutrono all’interno dell’unione. È necessario tornare a pensare e legiferare sulla base dei bisogni, delle richieste, degli interessi e dei diritti dei cittadini, mettendo in secondo piano gli aspetti finanziari e burocratici che ormai hanno preso il sopravvento. 

 

La Corte Ue ha risposto alla Slovenia che le regole del bail-in non sono in discussione. La Slovenia ha anticipato di tre anni l’entrata in vigore delle nuovo sistema di risoluzione delle crisi bancarie, l’ormai noto, anche ai non addetti ai lavori, bail-in adottato quest’anno dall’Unione europea e purtroppo sperimentato in Italia alla fine dello scorso anno da migliaia di clienti di Banca Marche, Banca Etruria, Carife e Carichieti.

 

Secondo la Corte, «prima della concessione di qualsivoglia aiuto di Stato», le banche sottocapitalizzate devono operare «con i propri investitori», una riduzione del deficit «in particolare attraverso la raccolta di capitale, nonché attraverso contributi dei creditori subordinati, essendo tali misure idonee a limitare l’entità dell’aiuto di Stato concesso».