Anche se in Italia sta facendo lentamente presa, in Europa il Single’s Day non è ancora un evento shopping degno di nota e ancora in pochi lo conoscono. Eppure nell’estremo Oriente spopola, smuovendo giri d’affari da capogiro. Ecco perché anche il nostro Paese dovrebbe puntare sulla giornata dei single.
All’indomani di giornate come il Black Friday, il Cyber Monday, l’Amazon Prime Day è uso comune stupirsi degli incassi registrati durante questi famosi eventi shopping. Quello che dovrebbe sorprendere però è che per quanto ci possano sembrare cifre da capogiro, non sono nulla se rapportati ai fatturati degli store in occasione di eventi shopping magari meno conosciuti da noi, ma che in Cina sono popolarissimi.
Stiamo ovviamente parlando del Single’s Day e del 618. Il primo, che cade l’11 novembre di ogni anno, nel 2020 ha toccato quota 68 miliardi di dollari di incassi solo sommando le vendite di Alibaba e Jd.com, ossia più del doppio di quelli registrati negli Stati Uniti nel weekend del Black Friday e del Cyber Monday.
Stessa storia in occasione della grande vendita di JD.com tenutasi il 18 giugno 2020 (e per questo chiamata 618). L’e-commerce è riuscito a fatturare ben 37,99 miliardi di dollari, superando gli incassi registrati nel resto del mondo nei cinque giorni intercorsi tra il Giorno di Ringraziamento e il Cyber Monday.
Cosa si acquista con il Single’s Day?
Secondo una ricerca condotta da Discoup.com, 1 persona su 4 decide di acquistare durante gli sconti del Single’s Day e la wishlist è facilmente intuibile: abbigliamento, beauty ed elettronica sono sempre i settori a fare da padroni in qualsiasi evento shopping. Ma anche il settore enogastronomico è in continua crescita, ed è qui che l’Italia potrebbe fare la parte del leone, offrendo alla platea cinese prodotti Made in Italy di ottima qualità.
Tuttavia, sempre secondo lo studio di Discoup, sarà la moda a ricoprire la maggior fetta di acquisti. Il 51.6% degli intervistati infatti ha dichiarato che comprerà abbigliamento e calzature, il 50% capi o scarpe sportive, mentre un buon 36% ha dichiarato di voler acquistare prodotti di lusso, altro settore punta di diamante del nostro Paese.
Che in Cina questo sia un ottimo periodo per i marchi del lusso europeo (italiani in testa) non è un mistero. Non a caso, il mercato cinese è stato l’unico a chiudere il 2020 con gli acquisti in crescita e in conseguenza a questo tre colossi come Alibaba, Artemis e Richemont hanno investito oltre 1 miliardo di euro nella piattaforma Farfetch per incentivare lo sviluppo digitale dei brand del lusso in Cina.
Il Single’s Day fuori dalla Cina
In occasione dell’edizione 2020, per la prima volta nella sua storia il colosso Alibaba ha voluto promuovere l’evento anche nelle sue piattaforme al di fuori della Cina, in particolare su Aliexpress, Daraz e Lazada. Ma anche gli store italiani stanno finalmente intravedendo le potenzialità dell’evento. Store come Yoox hanno offerto sconti dal 30% al 70%, mentre gli e-commerce di Unieuro, Mediaworld o Douglas hanno promosso prodotti a prezzo ribassato o addirittura codici sconto dedicati.
Ciò nonostante, sono davvero pochi coloro che conoscono l’evento o che durante quel giorno si informano su eventuali sconti attivi. Secondo un’indagine condotta da Statista, il Paese europeo dove il Single’s Day è più noto è la Germania, dove 1 persona su 5 dichiara di sapere di cosa si tratta. In Italia l’evento è ancora poco noto, ma la percentuale di persone che lo conoscono è passata dal 10% del 2019 all’11,2% del 2020.
La speranza è che col tempo l’evento venga accolto con lo stesso entusiasmo provato nei confronti di Black Friday e Cyber Monday, accolti a braccia aperte dagli utenti di tutta Europa e divenuti ormai eventi attesi e comuni a tutti. I numeri promettono grossi affari per utenti e soprattutto rivenditori, perché non approfittarne dunque?
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it