La sede nazionale dell’associazione degli industriali ha ospitato l’evento conclusivo della terza edizione dell’iniziativa realizzata con la collaborazione tecnica di Apqi e Accredia, che punta a diffondere la cultura dell’innovazione valorizzando l’impegno delle aziende che si sono distinte sul fronte della prevenzione.
La sede nazionale di Confindustria di viale dell’Astronomia, a Roma, ha ospitato nel pomeriggio di oggi l’evento conclusivo della terza edizione del premio “Imprese per la sicurezza”, promosso dall’Inail e dall’associazione degli industriali – sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica e con la collaborazione tecnica di Apqi (Associazione premio qualità Italia) e Accredia (Ente italiano di accreditamento) – per favorire la diffusione della cultura dell’innovazione e dell’eccellenza, valorizzando l’impegno delle aziende che si sono particolarmente distinte sul fronte della prevenzione e della gestione dei rischi sul lavoro.
De Felice: “Necessario il coinvolgimento di tutti”. Nel dibattito iniziale a due voci con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, moderato dal giornalista Dario Laruffa, il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, ha sottolineato che “l’attività di prevenzione richiede il coinvolgimento di tutte le forze del lavoro, sulla falsariga della collaborazione che ha portato alla realizzazione di questo premio”, e ha definito “importante” il trend in diminuzione degli infortuni registrato dall’Istituto negli ultimi anni, ribadendo “tutta la disponibilità dell’Inail a diventare un’authority delle informazioni sul mondo del lavoro, per integrare la raccolta dei dati sull’andamento infortunistico anche con quelli che non riguardano direttamente i suoi assicurati, in modo da offrire una panoramica nazionale completa”. Per De Felice, inoltre, è “ragguardevole il tipo di organizzazione che l’Istituto si è dato, mettendo il problema degli infortuni al centro di una serie di attività, da quella assicurativa a quella della ricerca finalizzata alla prevenzione, fino al reinserimento dei lavoratori infortunati”.
Squinzi: “Non siamo più l’industria dell’Ottocento di Dickens”. “Nelle nostre imprese – ha detto Squinzi – c’è stata una crescita straordinaria dell’attenzione ai problemi della sicurezza sul lavoro”, che è il risultato “della crescita della coscienza civile del Paese, e degli imprenditori in particolare, e del drammatico avanzamento della conoscenza scientifica e tecnologica, che negli ultimi 40 anni ha consentito di fare significativi passi avanti anche rispetto alla prevenzione”. Dopo aver richiamato l’attenzione sull’importanza di operare nella cornice di un quadro normativo semplice, perché “leggi semplici e di facile interpretazione sono sicuramente più efficaci”, il presidente di Confindustria ha sottolineato che oggi “non siamo più l’industria dell’Ottocento inglese di Dickens” e si è detto convinto che “la strada che vada percorsa sia quella della certificazione, in modo particolare la OHSAS 18001, che definisce i requisiti dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Le realtà più virtuose individuate con una selezione rigorosa. Le 19 imprese finaliste del premio promosso da Inail e Confindustria hanno superato un rigoroso e articolato processo selettivo, volto a dare risalto ai migliori risultati gestionali ottenuti in materia di sicurezza sul lavoro. Tra le 154 che a partire dalla fine di maggio hanno effettuato l’iscrizione al premio, aperto a tutte le aziende che producono beni e servizi in Italia, il comitato tecnico-scientifico, composto da esperti di Confindustria, Inail, Apqi e Accredia, ne ha invitate 74 a compilare la domanda. L’invito è stato raccolto da 61 imprese, tra le quali sono state individuate quelle finaliste, visitate sul campo nella fase successiva dai team di valutatori.
Rotoli: “Il processo di valutazione realizzato in forte sinergia”. “Le visite in azienda – ha precisato a questo proposito il direttore centrale Prevenzione dell’Inail, Ester Rotoli – sono state condotte da 19 team composti in tutto da 61 valutatori, di cui 22 di Apqi, 14 di Accredia e 25 dell’Istituto. Si tratta di un numero davvero elevato di professionisti, che hanno operato in forte sinergia tra loro, mettendo ‘a rete’ le proprie competenze”. Questo approccio, ha aggiunto Rotoli, “traduce in termini operativi la logica di sistema che è alla base dell’articolata strategia di iniziative promosse dall’Inail per fare in modo che la cultura della prevenzione e della sicurezza si affermi sempre di più come leva fondamentale per la crescita competitiva delle aziende”.
Lucibello: “È un tassello importante della nostra strategia”. Il tema è stato ripreso anche dal direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Lucibello, che nel suo intervento ha definito il premio “Imprese per la sicurezza” un “tassello importante della nostra strategia di prevenzione, che non può agire in una sola direzione”. Lucibello ha ricordato infatti che “la politica dell’Inail è molto articolata e comprende la riduzione onerosa di premi e contributi, oltre un miliardo di euro di incentivi Isi e un altro miliardo di sconti sui premi per prevenzione. Per verificare la bontà dei nostri interventi, però, occorre conoscere la realtà concreta delle imprese. Questo premio ci consegna un patrimonio di conoscenze dirette che consentirà all’Inail di affinare meglio i suoi prossimi interventi”.
Quattro award per i punteggi più alti. La giuria del premio, formata da rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico, ha scelto i vincitori partendo dall’elenco delle migliori esperienze stilato dal comitato tecnico-scientifico. Ad aggiudicarsi i quattro award, assegnati alle aziende che hanno totalizzato i punteggi più alti, sono state la Amarù Giovanni Srl, attiva nel settore della rettifica dei motori, la Tecnologie Diesel e Sistemi Frenanti Spa del gruppo Bosh, realtà di primo piano nel settore automotive, la Getrag Spa, che produce sistemi di trasmissione per le maggiori case automobilistiche, e la Ghella Spa, leader nel settore delle costruzioni.
Assegnati anche tre prize e menzioni per i progetti più rilevanti. I tre prize, destinati alla fascia di punteggio immediatamente successiva, sono invece stati assegnati alla Oerlicon Friction System Italia Srl, operante nel settore automobilistico, alla Primo Srl (Pilkington Replacement Italy Manufacturing Operations), produttrice di vetri per auto, e alla Lloyd’s Register Emea, che opera, tra l’altro, nel settore della certificazione. Oltre agli attestati, consegnati ai rappresentanti di tutte le aziende che sono approdate alla fase finale, sono state inoltre assegnate delle menzioni alle imprese che hanno sviluppato progetti specifici di particolare rilevanza.
FONTE: INAIL