siae tax copia privataScaduto il termine per il recepimento della Direttiva 2014/26/UE con la quale l’Unione europea ha ridisegnato il mercato europeo dell’intermediazione dei diritti mettendo, finalmente, autori ed editori al centro ed imponendo alle società di intermediazione dei diritti tutta una serie di obblighi volti a garantire più efficacemente i diritti dei loro membri.

 

Quindi l’esclusiva nella raccolta e gestione dei diritti d’autore non sarà più della SIAE?  Teoricamente dovrà lasciare liberi autori ed editori italiani di farsi rappresentare da una qualsiasi società di gestione dei diritti europea. La direttiva europea costringe il governo a occuparsi di una questione scottante che riguarda da vicino la SIAE, la società italiana degli autori e degli editori ed ente pubblico economico che opera in Italia in regime di monopolio grazie ad una legge del 1941.

 

Esistono notevoli differenze tra le normative nazionali che disciplinano il funzionamento degli organismi di gestione collettiva, in particolare per quanto riguarda la trasparenza e la responsabilità nei confronti dei loro membri e dei titolari dei diritti. In alcuni casi tale situazione ha creato difficoltà, in particolare per i titolari di diritti di altri paesi, quando cercano di esercitare i loro diritti e ha comportato una gestione finanziaria carente dei proventi riscossi. I problemi nel funzionamento degli organismi di gestione collettiva comportano inefficienze nello sfruttamento dei diritti d’autore e dei diritti connessi nell’ambito del mercato interno, a scapito dei membri degli organismi di gestione collettiva, dei titolari e degli utenti.

 

Pende, nel frattempo, al Senato, un emendamento che, in attuazione della direttiva UE, si rivolge non solo alla SIAE, ma anche a fantomatici “altri organismi di gestione collettiva” che attualmente però in Italia non esistono. Insomma, come dire: “per ora le cose restano come sono, ma almeno iniziamo a prepararci per la riforma che verrà”. L’emendamento verrà probabilmente inserito nella legge europea. In esso viene imposto alla SIAE e “agli altri organismi di gestione collettiva” di garantire idonei standard di trasparenza, efficienza e rappresentatività, comunque adeguati a fornire ai titolari dei diritti una puntuale rendicontazione dell’attività svolta nel loro interesse”. Viene vietato agli stessi soggetti di imporre ai titolari dei diritti qualsivoglia obbligo che non sia oggettivamente necessario per la gestione e protezione dei loro diritti e interessi.