L’art. 7 del d.l. n. 68 del 16 giugno 2022 ha introdotto novità importanti nel settore dei trasporti: esso, infatti, ha modificato il co. 3 dell’art. 116 del Codice della Strada, il quale adesso permette di guidare un camion con la semplice patente B, seppur in presenza di alcune condizioni che a breve vedremo.


L’obiettivo del legislatore consiste in una riduzione degli oneri amministrativi a carico degli utenti, favorendo lo sviluppo della mobilità sostenibile e incrementando la sicurezza della circolazione stradale. In questo modo, si è cercato di rilanciare il settore dei trasporti (anche) terrestri, ponendosi come obiettivo principale la riduzione dell’inquinamento e la promozione di una mobilità sostenibile, anche nell’ottica di perseguire la decarbonizzazione dei trasporti e di migliorare la sicurezza della circolazione

Vediamo quindi nel dettaglio in cosa consistono le citate modifiche.

Le modifiche al Codice della Strada

L’art. 116 CdS disciplina le diverse tipologie di patenti di guida, specificando altresì, per ciascuna di esse, quali veicoli possono essere condotti.

Il d.l. 68/2022 ha modificato la lett. f) del co. 3 della norma citata, la quale adesso dispone che la patente B abilita alla guida non solo degli autoveicoli indicati dal n. 1) della norma, ma anche ai veicoli senza rimorchio adibiti al trasporto delle merci, purchè:

  • siano alimentati con i combustibili alternativi elencati all’art. 2 della direttiva 96/53/CE, definiti come combustibili o fonti di energia che fungono, almeno in parte, da sostituti delle fonti di petrolio fossile nella fornitura di energia per il trasporto e che possono contribuire alla sua decarbonizzazione e migliorare le prestazioni ambientali del settore dei trasporti. Si fa riferimento, in particolare a: a) elettricità consumata in tutti i tipi di veicoli elettrici; b) idrogeno; c) gas naturale, compreso il biometano, in forma gassosa (gas naturale compresso — GNC) e liquefatta (gas naturale liquefatto — GNL); d) gas di petrolio liquefatto (GPL); e) energia meccanica immagazzinata/prodotta a bordo, incluso il calore di scarto;
  • abbiano una massa autorizzata massima superiore a 3500 kg, ma non a 4250 kg, con l’ulteriore condizione che: 1) la massa superiore ai 3500 kg non determini aumento della capacità di carico in relazione allo stesso veicolo; 2) sia dovuta esclusivamente all’eccesso di massa del sistema di propulsione in relazione al sistema di propulsione di un veicolo delle stesse dimensioni dotato di un motore convenzionale a combustione interna ad accensione comandata o ad accensione a compressione.
  • la patente di guida deve essere conseguita da almeno due anni.

Si può guidare il camion anche con la sola patente B

In altre parole, per guidare un camion non è più necessario il possesso della patente C, in quanto anche i titolari di patente B, con almeno due anni di esperienza, potranno guidare veicoli commerciali con una massa non superiore alle 4,25 tonnellate.

La modifica normativa presenta diversi potenziali vantaggi per le aziende, specialmente quelle operanti nel settore dei trasporti e della logistica.

In primo luogo, consentire la guida di veicoli commerciali leggeri con la patente B può ridurre significativamente i costi. Non sarà più necessario assumere personale dotato di patente C, per cui sono normalmente necessari investimenti maggiori in termini di formazione e risorse economiche.

Un altro vantaggio consiste in una maggiore flessibilità per le aziende, le quali avranno a disposizione un bacino più ampio di potenziali conducenti. La possibilità di impiegare dipendenti con patente B per la guida di piccoli camion o veicoli commerciali leggeri può aumentare la flessibilità nelle operazioni logistiche. Inoltre, l’impiego di veicoli più leggeri può essere vantaggioso per le consegne urbane, durante le quali la manovrabilità e la possibilità di accedere a zone a traffico limitato (ZTL) o con restrizioni per veicoli pesanti rappresentano un grande vantaggio operativo.

Infine, non bisogna trascurare i vantaggi per l’ambiente. L’uso di veicoli alimentati con combustibili alternativi contribuisce alla riduzione delle emissioni di CO2, in conformità alle direttive europee. Le aziende che si allineano preventivamente a queste politiche potrebbero evitare sanzioni o restrizioni future e accedere a mercati più regolamentati. Tuttavia, è importante valutare se la sola modifica normativa possa effettivamente incentivare un maggior impiego di tali veicoli, considerando anche altri fattori, come ad esempio i costi per il rifornimento di combustibili alternativi.

Tuttavia, tale modifica potrebbe determinare maggiori rischi in termini di sicurezza. Infatti, consentire la guida di veicoli fino a 4,25 tonnellate con la sola patente B, seppur con alcune limitazioni, potrebbe creare alcuni pericoli. La patente B prevede una formazione non specifica per la guida di mezzi commerciali pesanti, i quali richiedono competenze diverse rispetto alle autovetture tradizionali. La sicurezza stradale potrebbe essere messa a rischio se non accompagnata da un’adeguata formazione circa l’uso dei veicoli stessi.