All’interno della prossima Manovra Economica sono previsti interessanti sgravi fiscali in busta paga: ma i redditi considerati quali sarebbero? Quale la soglia minima?
Sgravi Fiscali in Busta Paga: i redditi considerati quali saranno? Quale sarà la soglia minima?
Tanta carne al fuoco nei progetti del Governo Conte Bis riguardanti la prossima Legge di Bilancio. Il Governo è già al lavoro per ridurre il cuneo fiscale.
Vale a dire per alleggerire quegli oneri tributari e contributivi che appesantiscono la busta paga allargando il divario tra salario lordo e netto.
Scopriamone di più.
Sgravi Fiscali in Busta Paga: i redditi considerati quali saranno?
Un piano articolato su tre anni, a partire dal 2020, con uno stanziamento iniziale di circa 5 miliardi di euro
Una riforma che, cancellata dall’agenda la Flat tax cara alla Lega, tragga ispirazione e risorse da un riordino delle tax expenditures: la giungla degli sgravi fiscali.
Alla voce “riduzione del cuneo fiscale“, sono previsti questi sgravi fiscali da utilizzare e potenziare.
Per gli incapienti infatti è previsto un credito di imposta, da richiedere con la dichiarazione dei redditi o da usare in compensazione.
Fondamentalmente, la misura prevista da M5S e Pd si concretizzerebbe in un bonus da 1.500 euro netti l’anno in favore dei redditi fino a 35mila euro lordi. E ci sarebbe l’estensione del bonus Renzi (a cui attualmente possono accedere i redditi tra 8 mila e 26 mila euro) a chi si trova sotto la soglia della no tax area e per le fascia media che potrebbe arrivare fino ai 28 mila euro, o superare addirittura il secondo scaglione Irpef arrivando ai redditi fino ai 36 mila (ma sotto forma però di detrazione).
Il tutto assorbendo il bonus Renzi di 80 euro in busta paga, ora erogato fino a 26.600 euro.
Praticamente circa 125 euro mensili in più.
Una misura che vuole avere un impatto politico e caratterizzare l’azione dell’esecutivo, ma che naturalmente dovrà essere inquadrata nell’insieme degli impegni finanziari, che comprendono in primo luogo l’annullamento dei previsti aumenti Iva.
Maurizio Landini ha fatto sapere di aver espresso a Giuseppe Conte la volontà della CGIL di mettere sul tavolo un aumento del netto in busta anche per quanto riguarda gli assegni pensionistici.
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