Il parere della Conferenza Unificata: ottenute semplificazioni nei Comuni per Cittadini e Imprese. Lo ha affermato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
“Con queste due importanti semplificazioni veniamo incontro alle esigenze delle attività commerciali, dei cittadini e dei Comuni che finora avevano il problema di doversi organizzare a modo proprio, in assenza di regole uniformi e certe”.
Lo ha affermato il presidente dell’Anci Antonio Decaro al termine della Conferenza Unificata, in cui ha espresso il parere favorevole dell’Associazione ad un nuovo pacchetto di moduli unificati e semplificati sulle attività commerciali e assimilate, e alle modalità di raccolta delle copie delle Disposizioni Anticipate di Trattamento, all’interno della Banca Dati istituita presso il ministero della Salute. Con Decaro, a rappresentare il punto di vista dell’Anci, era presente il vice presidente Matteo Ricci.
Semplificazioni nei Comuni
“La semplificazione dei moduli per la Scia, per le attività commerciali e quelle assimilate completa il percorso di semplificazione avviato con la legge Madia”, ha spiegato Decaro. Il risultato è che “sarà sufficiente un unico modulo semplificato da consegnare entro il 31 ottobre di ogni anno. Mi sembra un importante miglioramento a favore dei cittadini”, ha sottolineato.
Per quanto riguarda il decreto sulle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat), il presidente Anci ha rimarcato il risultato ottenuto. In termini di semplificazione degli oneri a carico dei Comuni. “I municipi non avevano moduli uniformi per poter adempiere alle disposizioni del decreto che ci impone la consegna del testamento biologico”. La conseguenza: “finora ogni Comune si è organizzato come ha potuto; adesso, invece, ci saranno un sistema e un modulo unico”, ha concluso Decaro.
Il via libera dell’Anci sulle Dat è stato accompagnato da alcune richieste. Innanzitutto di definire modalità di gestione semplici e meno onerose possibile per i Comuni, coinvolgendo l’Anci e i Comuni; ancora di aggiornare le indicazioni del disciplinare tecnico per renderne più agevole e meno onerosa la compilazione da parte dell’ufficiale di stato civile; infine, quella di verificare con l’Agenzia per l’Italia Digitale che la Banca Dati Nazionale sia realizzata in conformità con le prescrizioni del Codice per l’Amministrazione Digitale per evitare ai Comuni ulteriori oneri.