sconto-assicurazione-auto-scatola-neraSi tratta di una delle ipotesi al vaglio del Governo da inserire nella prossima legge sulla concorrenza: arriverà uno sconto sull’assicurazione auto per i conducenti che installeranno la scatola nera sul proprio veicolo?


Negli ultimi tempi, il dibattito sull’incremento dei costi delle assicurazioni auto ha preso nuova linfa, spingendo il governo a pianificare un intervento per regolare la concorrenza nel settore assicurativo. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sta attualmente lavorando sui dettagli di un nuovo disegno di legge progettato specificamente per affrontare questa sfida.

E uno dei tasselli di questo ddl sarebbe la cosiddetta “scatola nera”.

Di cosa si tratta?

La “scatola nera” è un dispositivo elettronico che, con le sue capacità di monitoraggio dettagliate, registra una vasta gamma di dati cruciali per la valutazione del rischio e la determinazione dei premi assicurativi.

Tra i dati registrati figurano informazioni fondamentali come la velocità del veicolo, le variazioni di accelerazione e decelerazione e il percorso seguito. Questo insieme di dati fornisce una panoramica completa del comportamento di guida dell’automobilista, consentendo alle compagnie assicurative di valutare in modo più accurato il rischio associato a ciascun conducente e di personalizzare di conseguenza le tariffe delle polizze.

Sconto sull’assicurazione auto per chi installa la scatola nera?

Il Ministero dell’Innovazione e delle Tecnologie sta pertanto  impegnandosi nella creazione di un disegno di legge che mira a favorire una maggiore concorrenza e mobilità nel settore assicurativo. Si prevede, in primo luogo, l’introduzione di sconti significativi sulle polizze assicurative per coloro che scelgono di installare le cosiddette “scatole nere” nei loro veicoli.

Si tratterebbe di un incentivo finanziario, ovviamente ancora non ben definito nello specifico, progettato per incoraggiare una maggiore adozione della tecnologia delle scatole nere e promuovere comportamenti di guida sicuri e responsabili.

L’obiettivo principale di questa iniziativa è quello di incentivare la diffusione di questi strumenti per contribuire alla riduzione degli incidenti stradali e ammortizzare i costi delle polizze assicurative.

Secondo l’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), l’adozione diffusa di questa tecnologia ha infatti contribuito significativamente alla riduzione dei premi assicurativi RC Auto nel periodo compreso tra il 2014 e il 2022. Grazie alla capacità della scatola nera di fornire dati accurati sul comportamento di guida, le compagnie assicurative sarebbero in grado di identificare e premiare i conducenti che adottano abitudini di guida sicure e responsabili, riducendo così il rischio complessivo per l’assicuratore e consentendo la riduzione dei premi per quei conducenti che dimostrano di essere meno a rischio di essere coinvolti in incidenti stradali.

Uno strumento che, sulla carta, per l’UE è “obbligatorio” già in determinati casi

Ovviamente, a questo discorso ne va sovrapposto uno di carattere “comunitario”. Il Regolamento UE 2019/2144 rappresenta un punto di svolta nella regolamentazione del settore automobilistico, introducendo l’obbligo di installare le scatole nere su determinati veicoli. Secondo questo regolamento, l’installazione della scatola nera è diventata obbligatoria per le nuove auto omologate a partire dal luglio 2022.

Successivamente, l’obbligo è stato esteso alle nuove immatricolazioni a partire dal luglio 2024 e ai mezzi pesanti a partire dal 2029. Questo progressivo allargamento dell’obbligo di installazione riflette l’importanza che le istituzioni attribuiscono al ruolo delle scatole nere nel promuovere una maggiore sicurezza stradale e nel contenere i costi delle polizze assicurative.

Tuttavia, è importante notare che l’obbligo di installazione riguarda solo i nuovi veicoli omologati o immatricolati dopo le date specificate. Per le auto già in circolazione, l’installazione della scatola nera non è obbligatoria, sebbene possa essere consigliata o incentivata da alcune compagnie assicurative attraverso sconti o agevolazioni.

Differenze tra le scatole nere UE e quelle offerte dalle compagnie assicurative

Esistono anche differenze sostanziali tra le scatole nere previste dal Regolamento UE e quelle offerte dalle compagnie assicurative. Le scatole nere obbligatorie UE devono essere integrate direttamente dal costruttore dell’auto durante il processo di produzione, garantendo standard di qualità e sicurezza definiti a livello normativo. D’altra parte, le scatole nere fornite dalle compagnie assicurative possono essere installate successivamente sul veicolo e possono variare in termini di funzionalità e prestazioni.

Inoltre, mentre le scatole nere obbligatorie UE non possono essere disinstallate o disattivate senza violare la normativa, quelle fornite dalle compagnie assicurative possono essere rimosse dal conducente, sebbene questo possa comportare la perdita di eventuali sconti o benefici associati.

Ma le criticità non mancano: l’allarme dell’Antitrust

Questa proposta di legge ha ricevuto però un’accoglienza decisamente poco favorevole dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).

Una delle condizioni legata alla proposta di riduzione del premio assicurativo infatti, come ha evidenziato l’Antitrust, include che l’assicurato ne può beneficiare solo se non cambia compagnia assicurativa. Questa condizione, in cui gli assicurati sono incentivati a rimanere con la stessa compagnia per ottenere lo sconto, può portare a fenomeni di “lock-in” o fidelizzazione forzata, che a loro volta possono ostacolare la mobilità della domanda e limitare la concorrenza nel settore assicurativo.

In pratica, questa condizione potrebbe indurre i consumatori a restare con la stessa compagnia assicurativa anche se ci sono offerte più convenienti disponibili altrove. Questo comportamento potrebbe essere influenzato dal desiderio di mantenere lo sconto ottenuto attraverso l’installazione della scatola nera, anche a discapito di un risparmio maggiore ottenibile con un cambio di compagnia.

L’AGCM critica questa prassi per il suo potenziale impatto sulla concorrenza nel mercato assicurativo. Infatti, se i consumatori sono indotti a rimanere fedeli alla stessa compagnia, le dinamiche competitive del mercato potrebbero essere compromesse. Una minore mobilità della domanda e una ridotta capacità di scelta da parte dei consumatori potrebbero favorire posizioni dominanti di alcune compagnie assicurative, limitando così l’effettiva competizione e potenzialmente generando una situazione di concorrenza sleale.

Facilitare la portabilità della scatola nera potrebbe essere la soluzione?

Attualmente, come ha evidenziato anche l’Antitrust, un altro dei principali ostacoli che gli automobilisti incontrano nel cambiare compagnia assicurativa è legato alla gestione dei dati raccolti dalle scatole nere installate sui loro veicoli.  Il Regolamento Europeo impone che i dati sensibili non possano essere memorizzati e che l’accesso ai dati sia limitato alle forze dell’ordine solo in caso di incidente. Ma va detto anche che le compagnie assicurative richiedono accesso a varie informazioni per prevenire frodi e supportare le indagini sugli incidenti.

Tuttavia, il trasferimento di tali dati tra le compagnie può essere complesso e oneroso per gli assicurati, e questo può limitare la loro capacità di cambiare fornitore di polizze assicurative.

Il disegno di legge proposto mirerebbe tuttavia a risolvere questo problema rendendo più agevole il trasferimento dei dati telematici tra le compagnie assicurative. Ciò consentirebbe agli automobilisti di confrontare liberamente le offerte assicurative e di passare da un fornitore all’altro senza essere vincolati da pratiche di fidelizzazione forzata.

Ovviamente al momento è solo una proposta: vedremo se alla fine dell’iter legislativo tutti questi annunci saranno confermati e se, alla resa dei conti, la forma finale del ddl sarà questa oppure no.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it