sciopero-taxi-5-6-giugno-revocatoLa notizia era nell’aria dopo la convocazione del tavolo di incontro al MIT, ma adesso c’è l’ufficialità: lo sciopero dei taxi del 5 e 6 giugno è stato revocato.


Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato che il servizio taxi sarà regolare il 5 e 6 giugno, grazie alla sospensione dello sciopero previsto. La decisione è giunta al termine di un incontro positivo tra i rappresentanti del settore taxi e il viceministro Edoardo Rixi. Il viceministro ha espresso gratitudine verso le oltre 30 associazioni di categoria che hanno partecipato alla riunione, tenutasi nella Sala Biblioteca del Ministero. Ha inoltre sottolineato l’importanza dell’incontro come segno di responsabilità verso tutti gli operatori coinvolti.

Il prossimo incontro tra il Ministero e i rappresentanti dei tassisti è stato fissato per lunedì 17 giugno alle ore 11.

Revocato lo sciopero dei taxi del 5 e 6 giugno: la posizione dei sindacati dei tassisti

I sindacati dei tassisti hanno accolto positivamente l’incontro con il Ministero e hanno deciso di sospendere lo sciopero nazionale di 48 ore, inizialmente previsto per il 5 e 6 giugno. I rappresentanti sindacali torneranno al Ministero il 17 giugno per un nuovo tavolo di confronto.

Durante l’incontro, i sindacati hanno espresso la volontà di vedere approvati rapidamente i decreti attuativi della legge 12/19, che mirano a contrastare la concorrenza sleale e l’abusivismo nel settore.

Questa la nota congiunta delle sigle di categoria:

«Dall’incontro che si è svolto nella giornata odierna, presso il Ministero dei Trasporti, alla presenza del vice Ministro Edoardo Rixi, è emersa in modo chiaro la volontà di approvare in tempi rapidi i decreti attuativi della legge 12/19 al fine di riuscire a contrastare realmente i diffusi fenomeni di concorrenza sleale e abusivismo presenti nel settore che pregiudicano la tenuta del servizio pubblico e delle sue garanzie a tutela dell’utenza».

Tra i sindacati presenti c’erano Uiltrasporti, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Satam, Tam, Claai, Unione Artigiani, Unione Tassisti d’Italia, Uritaxi, Fast Confal taxi, Unica taxi Cgil, Orsa taxi, Usb taxi, Unimpresa, e Sitan/Atn.

Molto critiche le associazioni dei consumatori

Non tutti hanno accolto con favore la sospensione dello sciopero. Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha criticato la decisione, definendola una capitolazione del governo alle pressioni della lobby dei tassisti. Secondo Dona, uno sciopero temporaneo sarebbe stato preferibile al mantenimento di un servizio pubblico inefficiente.

Se per evitare uno sciopero si deve finire per dare il definitivo colpo di grazia al già pessimo servizio pubblico non di linea, molto meglio che i tassisti scioperino. Per il consumatore è preferibile sapere subito che il 5 e il 6 giugno non ci saranno i taxi, piuttosto che illudersi per tutto l’anno di poter prendere un taxi per arrivare prima a destinazione per poi essere invece costretto a rinunciarci dopo un’attesa tanto lunga e snervante quanto vana“.

Dona ha inoltre espresso preoccupazioni riguardo ai decreti del ministro Salvini, che, secondo lui, penalizzerebbero il servizio di noleggio con conducente (Ncc) con regole troppo restrittive, rendendolo meno competitivo rispetto ai taxi.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it