Oggi, 5 dicembre 2023, è in corso lo sciopero dei medici: sono a rischio circa 1,5 milioni di prestazioni sanitarie.
Come annunciato da tempo, oggi, 5 dicembre 2023, i medici, gli infermieri, i dirigenti e le ostetriche hanno proclamato lo sciopero.
Il personale sanitario ha incrociato le braccia contro la Manovra economica 2024 e in difesa del Servizio sanitario nazionale.
Durante lo sciopero, saranno garantiti solo i servizi pubblici essenziali, come il reparto emergenza e il pronto soccorso. Sono a rischio circa 1,5 milioni di prestazioni sanitarie, come visite e interventi.
Ecco cosa sapere.
Sciopero medici 5 dicembre: i motivi dello sciopero
Lo sciopero di oggi interesserà medici, infermieri e personale sanitario ed è stato organizzato dai sindacati medici Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e degli infermieri Nursing Up.
Oltre allo sciopero, è prevista una manifestazione in piazza Santi Apostoli a Roma, alle ore 11.30. Ma si svolgeranno manifestazioni in tutta Italia.
Sono a rischio tutte le prestazioni, compresi gli esami di laboratorio, gli interventi chirurgici (erano circa 30mila quelli programmati che potrebbero essere rinviati), le visite specialistiche (180mila) e gli esami radiografici (50mila).
I motivi dello sciopero
Lo sciopero è iniziato a mezzanotte tra il 4 e il 5 dicembre e coinvolge il 50% dei sindacalizzati.
Sono almeno cinque le ragioni dello sciopero:
- Assunzioni di personale;
- Detassazione di una parte della retribuzione;
- Risorse congrue per il rinnovo del contratto di lavoro;
- Depenalizzazione dell’atto medico;
- Cancellazione dei tagli alle pensioni.
L’obiettivo dello sciopero è protestare contro la Manovra economica 2024 che “non tutela medici e cittadini”. Lo slogan unico è “Salviamo il SSN”.
Le organizzazioni sindacali puntano a modificare la Manovra, mettendo mano alle criticità strutturali del mondo della sanità. Come, ad esempio, la carenza di personale: mancano, infatti, circa 30mila medici ospedalieri, in particolare nel Pronto Soccorso e 65mila infermieri.
Inoltre, bisogna tenere conto che, entro il 2025, andranno in pensione circa 40mila tra medici e personale sanitario.
Altri punti nevralgici della manifestazione sono gli stipendi poco attrattivi e le condizioni di lavoro gravose.
Come dichiarato da Pierino di Silverio (segretario di Anaao Assomed), Guido Quici (presidente Cimo-Fesmed) e Antonio De Palma (presidente di Nursing Up):
“Dopo l’ennesima Manovra economica, che ignora le esigenze dei professionisti della salute, mette in discussione i loro diritti acquisiti e dimentica la necessità della sanità pubblica, è giunta l’ora di scioperare”.
Previsto anche un altro sciopero il prossimo 18 dicembre, quando incroceranno le braccia anche i medici anestetisti dell’Aaroi-Emac, il Fassid (Sindacato nazionale area radiologica), la Fvm (Federazione veterinari e medici) e la Cisl medici.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it