Venerdì 26 maggio 2023 ci sarà uno sciopero generale, che interesserà trasporti pubblici, scuola e sanità: ecco cosa sapere.
Sciopero generale 26 maggio 2023: un altro venerdì nero per i cittadini. Venerdì 26 maggio, infatti, ci sarà un nuovo sciopero generale, che metterà a rischio la circolazione coi trasporti pubblici, ma anche i settori di sanità e scuola.
Vediamo quali sono le motivazioni dello sciopero e i possibili disagi per i cittadini.
Sciopero generale 26 maggio 2023: i motivi dello sciopero
Il 26 maggio 2023 è stato indetto uno sciopero generale, che coinvolgerà tutte le categorie pubbliche e private, eccetto il trasporto aereo.
Lo sciopero è stato indetto dall’Usb e altri sindacati, per diversi motivi.
Nel testo della proclamazione dello sciopero, si legge che è stato indetto per:
- Aumenti salariali di 300 euro, che possano garantire il recupero del potere d’acquisto di fronte all’aumento dei prezzi;
- Una nuova indicizzazione dei salari, all’aumento reale del costo della vita;
- Protestare contro il nuovo codice degli appalti, destinato a liberalizzare l’intero sistema, con conseguenze drammatiche sulla sicurezza ed effetti gravissimi in termini di precarietà e illegalità;
- Protesta contro il decreto Cutro, il progetto Calderoli, la delega fiscale;
- Abolizione dell’Iva e un tetto di prezzo sui beni di prima necessità;
- Detassazione delle pensioni;
- Difesa del Reddito di Cittadinanza;
- Legge sul salario minimo di almeno 10 euro l’ora;
- Riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore, a parità di salario;
- Assunzioni nella Pubblica Amministrazione e stabilizzazione dei precari;
- Diritto ai servizi pubblici gratuiti e accessibili all’educazione scolastica, sanità e ai trasporti pubblici;
- Diritto alla casa;
- Blocco degli sfratti e degli sgomberi;
- Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Introduzione del reato di omicidio sul lavoro.
Sciopero generale 26 maggio 2023: i disagi per i cittadini
L’Usb ha precisato che, durante lo sciopero, saranno garantiti i servizi minimi essenziali. Ma i cittadini potrebbero riscontrare disagi, nei settori scuola, sanità e trasporti.
Per quanto riguarda i trasporti, gli orari dello sciopero varieranno da città a città:
- Torino: dalle 00.01 alle 5.59, dalle 9.01 alle 13.59 e dalle 15.01 a fine servizio;
- Milano: dalle 00.01 alle 5.29, dalle 8.31 alle 12.29 e dalle 15.31 a fine servizio;
- Bologna e Ferrara: dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 fino a fine servizio;
- Toscana: dalle 00.01 alle 4.14, dalle 8.15 alle 12.29 e dalle 14.30 fino a fine servizio;
- Lazio: astensione del servizio notturno, poi dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 fino a fine servizio;
- Campania: dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 20.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it