Quest’anno la scheda elettorale sarà munita di un tagliando anti-frode che il presidente del seggio dovrà staccare prima di metterle nell’urna: cosa cambia?
La scheda elettorale presenta l’assoluta novità di un «tagliando antifrode», per rafforzare la regolarità del voto ed evitare tentativi di manipolazioni o, peggio, condizionamenti del voto da parte esterna. Proprio su questo terreno nei giorni scorsi a più riprese il ministro Minniti ha ricordato che le mafie «votano e fanno votare».
In pratica al cittadino verrà consegnata una scheda munita di un codice progressivo alfanumerico generato in serie, lo stesso riportato sul tagliando cartaceo allegato, che verrà annotato sul registro.
Al momento della consegna delle schede agli elettori, i presidenti dovranno far prendere nota del codice sulle liste elettorali.
Attenzione: quando uscirete dalle cabine non dovrete inserire le schede nelle urne, ma consegnarle al presidente di seggio che dovrà prima controllare che il codice corrisponda a quello annotato.
Poi dovrà staccare l’appendice contenente il codice, quindi inserire le schede nelle urne. Se la scheda non sarà chiusa, dovrete tornare in cabina a chiuderla.
Si ricorda che ogni elettore avrà due schede, una per il Senato (di colore giallo) ed una per la Camera (di colore rosa).
Le schede saranno suddivise in rettangoli: in quello in alto sarà riportato il nome del candidato nel collegio uninominale; sotto, i simboli dei partiti che lo sostengono ed i nomi candidati nel collegio proporzionale.