La proroga per lo smart working scadrà il 30 giugno: cosa succederà ai lavoratori, dopo la scadenza, se non ci sarà un intervento del Governo?
Scadenza proroga smart working 30 giugno: lo scorso 5 maggio, l’Oms ha dichiarato ufficialmente la fine dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, dopo poco più di tre anni dal suo inizio.
Nonostante ciò, alcune misure rimangono in vigore in Italia, come le mascherine in alcune aree degli ospedali.
Fino al 30 giugno, permane il diritto allo smart working per i lavoratori fragili e i genitori con figli under 14. Ma senza alcuna proroga, cosa succederà a queste fasce di lavoratori?
Vediamolo insieme.
Scadenza proroga smart working 30 giugno: quale sarà il destino dei lavoratori
Se non ci saranno interventi nei prossimi mesi, dal primo luglio decadrà il diritto a lavorare in smart working, sia per i lavoratori fragili (nel privato e nel pubblico) e sia per i genitori di figli under 14 (solo nel privato).
La misura era stata introdotta durante l’emergenza pandemica, per prevenire il rischio di contagio sul posto di lavoro e, lo scorso marzo, c’era stata l’ultima proroga da parte della Ministra del Lavoro Marina Calderone.
In attesa di un’eventuale misura da parte del Governo, si stanno diffondendo gli accordi aziendali tra datori di lavoro e rappresentanze sindacali.
In alcune aziende, sono previsti due o tre giorni di smart working alla settimana, alternati ad altri giorni di lavoro in presenza. Mentre, in altre aziende, per alcune categorie di lavoratori resta la “protezione” assicurata dall’art.18 della legge 81 2017 e dal Dlgs 105 del 2022.
Secondo queste norme, sia nel pubblico che nel privato, i datori di lavoro devono dare priorità alle domande per il lavoro agile a quattro categorie di lavoratori:
- Genitori di figli under 12;
- Genitori di figli (senza limiti di età) con condizioni di disabilità;
- Disabili in situazioni di gravità accertata;
- Caregivers.
Inoltre, secondo queste normative, queste categorie di lavoratori non possono essere licenziate, trasferite, sanzionate o demansionate, se chiedono di fruire dello smart working.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it