È stato finalmente sbloccato dall’Inps il Bonus mamme lavoratrici: ecco le istruzioni per inviare la richiesta.
Il Bonus mamme lavoratrici, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, è stato finalmente sbloccato dall’Inps, che ha comunicato l’avvio dell’agevolazione tramite una circolare apposita.
Pochi giorni fa, i contribuenti si chiedevano quando sarebbe stato sbloccato, poiché il Bonus doveva partire già dal mese di gennaio.
Vediamo cosa dice la circolare Inps e come inviare la richiesta.
Sbloccato Bonus mamme lavoratrici: la circolare Inps
Sono finalmente arrivate le istruzioni operative dell’Inps, che sbloccano il Bonus mamme lavoratrici, introdotto dall’ultima Manovra finanziaria.
Con la circolare n°27/2024, l’Istituto chiarisce che l’importo spettante sarà pagato anche per la mensilità di gennaio (che doveva originariamente essere incluso nella busta paga).
Come scritto nella circolare:
“al fine di agevolare l’accesso alla misura in trattazione, le lavoratrici possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero in argomento, rendendo noti al medesimo datore di lavoro il numero dei figli e i codici fiscali di due o tre figli”.
I datori di lavoro, in conseguenza, possono “esporre nelle denunce retributive l’esonero spettante alla lavoratrice”.
Tramite le denunce compilate dal datore di lavoro, coi codici fiscali di due o tre figli, l’Inps potrà effettuare i controlli. Nel caso in cui non dovessero risultare veritieri, l’Istituto potrà provvedere tempestivamente al disconoscimento della misura di esonero.
In alternativa, la lavoratrice può comunicare direttamente le informazioni all’Inps, mediante la predisposizione di un apposito applicativo, che la lavoratrice può compilare, inserendo i codici fiscali dei figli.
Cos’è il Bonus mamme lavoratrici
Il Bonus mamme lavoratrici consiste in un esonero della contribuzione previdenziale a carico delle donne lavoratrici (pari al 9,19% della retribuzione) che abbiano almeno due figli a carico.
La durata del beneficio varia in base al numero dei figli e alle loro età:
- Per le madri con due figli, l’agevolazione spetta fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo e solo per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024;
- Per le madri con tre o più figli, il beneficio vale dal 2024 al 2026 o fino a quando il figlio più piccolo raggiunge i 18 anni.
Oltre al requisito dei figli, per poterne beneficiare, le lavoratrici dovranno avere un contratto di lavoro dipendente (sia nel pubblico che nel privato) a tempo indeterminato, escludendo i rapporti di lavoro domestico.
La soglia massima di esonero della contribuzione, riferito al periodo di paga mensile, è di 250 euro, ovvero 3mila euro diviso 12.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it