Con il decreto legge sblocca-cantieri il Codice Appalti potrebbe subire delle importanti modifiche: il testo è pronto per andare alla bollinatura della Ragioneria e poi al Quirinale per la firma.
La nuova bozza dello schema di Decreto-Legge recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici e misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali” c.d. “Sblocca cantieri”, è quasi pronto per la firma del Quirinale e per la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Modifiche importanti verranno applicate all’attuale Codice degli Appalti: scopriamo quali saranno le modifiche previste.
Decreto Legge Sblocca Cantieri: Codice Appalti
Un intervento di riforma radicale del codice degli appalti, con la modifica di ben 32 articoli sui 220 del codice, molti di questi con l’intervento su numerosi commi.
Tra gli interventi che hanno avuto una maggiore eco c’è quello che riguarda gli Appalti Sotto Soglia.
Il provvedimento conferma a quota 40 mila euro la soglia per gli affidamenti diretti da parte dei funzionari delle Pa.
Alzato, invece da 150 a 200 mila euro il tetto massimo per assegnare gli appalti con procedura negoziata, con invito ad almeno tre operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti.
Oltre i 200 mila euro il decreto prevede invece l’obbligo di procedere con gara, a procedura aperta, ma con aggiudicazione al massimo ribasso e esclusione delle offerte anomale per snellire le procedure.
L’avviso sui risultati della procedura di affidamento, contiene l’indicazione anche dei soggetti invitati.
In merito al subappalto, invece, si alza la soglia massima dei lavori subappaltabili al 50%, con la scelta lasciata alle stazioni appaltanti.
Infine, è presente anche un articolo totalmente ex novo, in materia di “rigenerazione urbana”. Di fatto, prevede che le Regioni possano introdurre deroghe ai limiti di distanza tra gli edifici per interventi volti a promuovere e agevolare la riqualificazione di aree urbane degradate e a favorire la rigenerazione del patrimonio edilizio.
Le critiche
Oltre a quelle delineate da Confcommercio in audizione al Senato, sono arrivate critiche anche dalla Fondazione Inarcassa.
Critiche in particolare, per la reintroduzione dell’incentivo del 2% per le attività di progettazione ad opera dei pubblici dipendenti, ritenuta “un vero e proprio passo indietro rispetto a quanto fatto in precedenza dal codice appalti del 2016“, e l’appalto integrato, il quale “non ha infatti prodotto in passato grandi vantaggi in termini di tempi e qualità progettuale, ma piuttosto è apparso come un escamotage per celare l’incapacità delle PA di occuparsi di tutta la fase progettuale con risultati soddisfacenti sul piano della qualità“.
A questo link potete consultare il testo completo della bozza del Decreto Legge Sblocca Cantieri.