L’Anac ha recentemente preso una decisione importante in merito a un caso di ritorsioni nei confronti di un docente che aveva beneficiato del whistleblowing.


Le condotte ritorsive nei confronti di una docente sono avvenute all’interno di una scuola campana. L’insegnante aveva inizialmente denunciato illeciti all’interno della sua scuola, riguardanti presunti abusi di discrezionalità da parte del preside.

Queste segnalazioni erano state fatte alla Procura della Repubblica, all’Ufficio scolastico regionale della Campania e alla Procura della Corte dei Conti. Secondo le accuse della professoressa, il dirigente scolastico aveva adottato comportamenti scorretti, che includevano la concessione di bonus non dovuti e altre forme di mala gestione.

Sanzioni al preside per ritorsioni contro il docente “whistleblower”

In seguito alle sue denunce, la professoressa è stata vittima di misure discriminatorie. Il preside aveva avviato procedimenti disciplinari contro di lei, che l’Anac ha successivamente giudicato come ritorsivi. L’Autorità ha accertato che tali azioni non solo violavano i diritti della docente, ma costituivano anche un abuso della funzione di dirigente scolastico.

Tra le accuse, è emerso che il preside aveva offerto alla docente un incarico di collaborazione come contropartita per il ritiro delle sue accuse. Inoltre, la professoressa ha registrato dichiarazioni che rivelavano una pressione indebita da parte del sovrintendente scolastico, il quale avrebbe accettato di annullare le sanzioni e sospendere i procedimenti disciplinari, a condizione che la docente ritirasse la sua querela. L’Autorità ha dichiarato che tali pratiche rendono il provvedimento illegittimo e pretestuoso.

Pertanto il preside dell’istituto è stato multato di 5.000 euro e i suoi procedimenti disciplinari nei confronti della professoressa sono stati dichiarati nulli. Questo episodio sottolinea la crescente attenzione verso le pratiche di whistleblowing e il rispetto delle normative anti-ritorsione nel settore educativo.

Questa situazione solleva interrogativi significativi sulla gestione della trasparenza e dell’integrità nel settore scolastico. L’azione dell’Anac non solo conferma la tutela dei whistleblower, ma sottolinea anche l’importanza di mantenere la correttezza nelle procedure disciplinari e amministrative.

L’auspicio è che questo intervento possa fungere da deterrente per future condotte scorrette e incoraggiare un ambiente di lavoro più giusto e rispettoso delle norme.

Il testo della delibera Anac

Qui il documento completo.