salvini-video-membro-ndranghetaSalvini posta video con un membro della ‘Ndrangheta contro il Sindaco di Riace: è polemica. Il ministro dell’Interno ha infatti postato l’intervista di un prestanome della ‘Ndrangheta a sostegno delle sue tesi.


Per il vicepremier è il “cittadino modello” che svela i presunti segreti del comune simbolo dell’accoglienza, ma nel 2015 è stato condannato dalla Cassazione per reati di stampo mafioso, associazione e collusione con la ‘Ndrangheta. E ne ha condiviso il video.

 

Chi è questo cittadino “modello”? Si tratta di Pietro Zucco, ex vicesindaco di Riace, che gestiva in città il ristorante “La Scogliera”, confiscato dalla DDA al boss di ‘ndrangheta Cosimo Leuzzi. Lo stesso Zucco, sempre in qualità di gestore, aveva avuto a che fare anche con la cava di Stilo che secondo gli inquirenti della Procura Antimafia sarebbe riconducibile a Vincenzo Simonetti, uomo della cosca Ruga-Metastasio.

 

E Salvini, di certo, non si fa una bella pubblicità: spesso ha infatti rivendicato la sua lotta contro la criminalità organizzata.

 

E la stessa conferma che sia una NOTIZIA VERA è confermato dalla pagina FB “Bufale“, che dà importanti orientamenti e conferme e smentite su reali notizie o presunte Fake News.

 

 

Quindi è incontestabile: il ministro ha dato credito e voce a un mafioso col semplice scopo di attaccare Mimmo Lucano. E per le famiglie delle vittime di mafia questo è uno schiaffo imperdonabile.

 

Le reazioni

 

“Il ministro dell’Interno posta l’intervista di un prestanome della ‘Ndrangheta a sostegno delle sue tesi. Vergogna. Se ha il senso del ruolo che ricopre la tolga e si scusi“. Lo scrive su twitter Maurizio Martina, segretario del Pd.

 

“Pur di screditare Mimmo Lucano e l’esperienza di Riace, il ministro dell’Interno (o chi per lui) non ha esitato un attimo nel rilanciare sui social un video di un prestanome della ‘ndrangheta. In un Paese normale il ministro dell’Interno quando fa una cosa del genere, dopo 5 minuti toglie il disturbo”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali, che conclude: “Il presidente del Consiglio dei ministri Conte e il vicepremier del M5S Di Maio non hanno nulla da dire in proposito?”

 

“Il ministro degli Interni per screditare Mimmo Lucano si avvale della ‘testimonianza’ di un arrestato tal Zucco che secondo la Direzione distrettuale antimafia sarebbe il prestanome di un boss della ‘Ndrangheta. Salvini sapeva?”. Lo scrive su Twitter Alessia Morani, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, a proposito di un’intervista all’ex vice-sindaco di Riace, Pietro Zucco, rilanciata sabato scorso dal ministro dell’Interno sul suo profilo Facebook.