Dopo diverse modifiche, salta definitivamente la norma sul Pos dalla Manovra 2023: saranno tolte tutte le limitazioni ipotizzate.
Salta norma Pos: il Ministro dell’Economia Giorgetti ha illustrato il nuovo maxiemendamento, con cui viene ritoccata la Legge di Bilancio 2023 (che, ricordiamo, dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2022).
Tra le misure modificate, troviamo anche la norma sul Pos, al centro di diverse discussioni nelle scorse settimane. Ecco cos’è successo.
Salta norma Pos: il tema dei pagamenti elettronici
Giorgetti ha annunciato “misure di carattere sociale significative”, che hanno modificato il testo originale della Manovra 2023, durante il suo intervento in commissione Bilancio alla Camera.
Nelle ultime settimane si è molto dibattuto sul tema del Pos: nella bozza della Legge di Bilancio, era stato inizialmente inserito lo stop all’obbligo di Pos per i pagamenti sotto i 30 euro. Il limite era stato, poi, alzato addirittura a 60 euro.
Sulla questione è intervenuta anche la Commissione Europea, che ha espresso il suo parere, in merito alla manovra del Governo Meloni, dicendo:
“include misure che non sono coerenti con la parte strutturale delle precedenti raccomandazioni di bilancio. In particolare per quanto riguarda il sistema pensionistico e l’evasione fiscale. Ma anche per quanto riguarda l’uso obbligatorio dei pagamenti elettronici e le soglie legali per i pagamenti in contanti”.
Salta norma Pos: le modifiche del maxiemendamento
Con le modifiche introdotte, sono state tolte tutte le limitazioni per il pagamento elettronico. Non potranno, quindi, essere rifiutati i pagamenti elettronici, per spese considerate “troppo basse”.
La misura, inserita nell’art.69 della Legge di Bilancio, è stata ritirata con un emendamento dell’esecutivo.
Rimarranno anche le sanzioni per gli esercenti che rifiutano l’utilizzo del Pos: le sanzioni erano state introdotte dal Governo Draghi e consistono in una multa di 30 euro, più il 4% della transazione rifiutata.
Come dichiarato dal Ministro Giorgetti:
“lo rimettiamo alla valutazione della commissione, per quanto riguarda eventuali forme, che noi caldeggiamo, di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni”.
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it